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Cara di Mineo. Iniziato stamattina lo sgombero: 50 i migranti trasferiti, altri 100 a breve e entro l’anno i restanti


È iniziato questa mattina la preannunciata operazione di trasferimento dei primi 50 migranti attualmente ospiti nel Cara di Mineo

L’obiettivo più volte annunciato dal ministro Matteo Salvini è di chiudere il centro – spesso al centro di polemiche – entro l’anno. Stamattina sono stati trasferiti su uno dei due bus, i primi 25 immigrati che saranno accompagnati nel Centro di assistenza straordinaria di Trapani. Altri 25 saliranno sul secondo pullman per essere poi trasferiti 15 in un Csa di Siracusa e gli ultimi 10 della giornata in un Csa di Ragusa.

Le operazioni si stanno svolgendo senza problema, fuori dal centro non ci sono proteste, sono invece presenti decine di giornalisti e operatori, per documentare tutte le fasi.  I primi a lasciare la struttura sono 50 uomini adulti, senza figli e senza nucleo familiare al seguito. Le famiglie con bambini e le situazioni ritenute maggiormente “vulnerabili”, come quelle di mamme sole con figli o persone con problemi di salute, resteranno per il momento nella struttura. Altri 50 migranti partiranno il 17 febbraio e altri 50 ancora dopo dieci giorni. Entro il 2019 la struttura sarà completamente svuotata.

L’unica voce non d’accordo con questa operazione è quella del sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta: “Io sono sempre stato contrario al Cara, sono d’accordo per la sua chiusura, ma lo Stato non può lasciare qui le macerie che ha creato”. Poi ha aggiunto: “Chiedo al ministro Salvini di incontrarmi per tutelare il territorio sia economicamente sia sul fronte della sicurezza. Non vogliamo soldi, ma è dal 2014 che chiediamo l’istituzione della Zona Franca per la fiscalità di vantaggio per il territorio”.