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31 Marzo fine stato emergenza: stop a Green pass e mascherine ma a tappe. Ecco tutte le date

Il 31 marzo finisce lo stato di emergenza, il governo non lo prorogherà e tutte le misure che da esso discendono gradatamente saranno eliminate


I particolari del decreto Covid sulle riaperture approvato all’unanimità dal Cdm, sono state illustrate dal ministro della Salute, Roberto Speranza in una conferenza stampa tenutasi ieri. Confermata la fine dello stato di emergenza al 31 marzo prossimo, questo comporterà una graduale eliminazione di tutte le misure emergenziali. L’obbligo vaccinale attualmente in vigore per alcune categorie resta fino al 15 giugno, dal 16 rimarrà l’obbligo solo per il personale sanitario e nelle Rsa. Inoltre dal primo aprile decadono tutte le sanzioni previste tranne quella pecuniaria. Infine le novità più attese dalle mascherine al green pass.

Ecco cosa cambia:

Iniziamo proprio dal green pass. Resterà in vigore solo quello base fino al 30 aprile su: trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui in presenza con detenuti e internati, partecipazione del pubblico agli eventi sportivi che si svolgono all’aperto”.

Dal 1° aprile non sarà più richiesto nessun tipo di green pass (né base né rafforzato) per per mangiare o consumare un caffè in un tavolo all’aperto così come per le attività sportive, sempre all’aperto. Niente green pass anche per accedere a negozi e attività commerciali, uffici pubblici, poste, banche. Accesso libero anche ai musei al chiuso. Oltre che ai mezzi di trasporto pubblico locale come metropolitane, autobus o tram (dove però continuerà a essere obbligatoria la mascherina Ffp2).

Il super green pass resterà fino al 30 di aprile “nei servizi di ristorazione al banco al tavolo al chiuso, piscine, palestre e centri benessere. Convegni e congressi, centri culturali, centri ricreativi, feste conseguenti a cerimonie civili e religiose. Dal primo maggio il Green pass sarà abolito ovunque.

Per le Mascherine ci sarà l’obbligo di mantenerle al chiuso fino al 30 aprile. Poi il governo valuterà come sempre in base alla curva dell’andamento epidemiologico. In questo momento per i luoghi di lavoro, quindi, la mascherina resta prevista.

Novità anche per le quarantene: “Con questo provvedimento – ha spiegato Speranza – superiamo le quarantene per contatto. Erano già state superate per la popolazione vaccinata, ora saranno superate per tutti. Resterà in isolamento solo chi è positivo al virus questa scelta avrà un impatto significativo soprattutto nelle scuole dove la percentuale di persone vaccinate è più bassa. Dal 1 aprile andrà a casa soltanto chi è positivo. Tutti gli altri potranno tranquillamente restare in classe e seguire le lezioni”.

L’obbligo vaccinale resterà vigente solo per alcune categorie particolarmente esposte come il personale sanitario, nelle Rsa, nelle strutture sanitarie, i lavoratori della scuola, della sicurezza e delle forze dell’ordine. Di conseguenza non ci sarà più la sospensione dal lavoro per mancata vaccinazione. Chi ha più di 50 anni non dovrà più avere il green pass rafforzato ma quello base che si ottiene anche con il solo tampone.

Il Sistema a colori sarà eliminato definitivamente, ma si continuerà a monitore la curva epidemica ma che non sarà più connessa alle ordinanze.

Il 31 marzo finisce anche il compito del Commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo e quello del CTS (Comitato tecnico scientifico). La gestione della campagna vaccinale sarà affidata dal 1° aprile al 31 dicembre a un’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, istituita presso il Ministero della difesa e coordinata dal Capo di stato maggiore della difesa. A decorrere dal 1° gennaio 2023 il Ministero della salute subentra nelle funzioni dell’Unità per l’emergenza COVID-19.