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36enne disoccupato tenta il suicidio, non gli riesce e viene arrestato


Se tutta la vicenda non fosse un reale dramma familiare, verrebbe persino da sorridere, nemmeno nei film di “Fantozzi” si era arrivati a tanto.

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La vicenda parte dalla ormai consolidata povertà in cui versano i nostri territori per la mancanza di lavoro. Roberto Carpentieri, trapanese, padre di famiglia 36enne disoccupato, ha pensato di farla finita e di portare con se nel suo gesto estremo e disperato i suoi due figlioletti.

Il fatto accade 15 maggio scorso, l’uomo messosi alla guida della sua Fiat Panda con a bordo i figli minori, si è schiantato contro il muro posto a fianco della saracinesca di una agenzia immobiliare della sua città, Trapani.

L’incidente a causa della sua particolarità, fece subito molto discutere. La violenza dell’impatto e la dinamica non era da subito sembrate chiare, oltre al fatto che nonostante il forte impatto, gli occupanti della vettura erano rimasti tutti miracolosamente illesi, riportando solo qualche escoriazione.

Le indagini di rito, inizialmente avevano ipotizzato la perdita di controllo del mezzo per l’eccessiva velocità. Ma una attenta ricostruzione dell’incidente da parte dei Carabinieri di Trapani, hanno invece fatto emergere una triste e ben diversa realtà.

Non si era trattato di un semplice, seppur rocambolesco, incidente stradale, ma di un inquietante gesto premeditato. Il Carpentieri infatti, era giunto all’amara decisione di tentare il suicidio e, di portare con se, come spesso accade in questi casi, i suoi due figlioletti.

Le dichiarazioni delle persone più vicine all’uomo e le successive indagini hanno fatto affiorare una verità drammatica: le angoscianti testimonianze di familiari e amici, preoccupati per l’incolumità del Carpentieri e dei due bimbi, non lasciano dubbi alle interpretazioni: è stato un tentativo di suicidio.

A seguito delle risultanze investigative, i militari non hanno potuto fare altro che consegnare all’Autorità Giudiziaria trapanese, un chiaro quadro accusatorio,nei confronti del padre. L’accusa è di “tentato omicidio aggravato” nei confronti dei due figlioletti, l’uomo quindi nella serata di mercoledì, è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo emesso dal Sostituto Procuratore di Trapani, dr. Andrea Tarondo ed è stato pertanto accompagnato presso la casa circondariale di Trapani.

MORALE: Disoccupato, arrestato e con l’auto distrutta… “al peggio non c’è mai fine”.