“È un momento storico. Reperti di straordinario pregio archeologico vanno a impreziosire il nostro Museo del Mare. Un ulteriore tassello che ci avvicina alla completa fruizione della struttura di contrada Muciare”.
È quanto dichiarano il sindaco Fabrizio Di Paola, il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono e l’assessore ai Beni Culturali Salvatore Monte nel comunicare che questa mattina è iniziato il trasferimento di 64 reperti archeologici dai locali delle Giummare della Sovrintendenza ai Beni Culturali, dove sono stati custoditi, al Museo del Mare e delle Attività Marinare.
“Si è chiuso – spiegano – un lungo e articolato iter che ha visto impegnate le Sovrintendenze di Terra e di Mare e l’assessorato regionale ai Beni Culturali che qualche settimana fa ha finalmente dato il via libera all’autorizzazione finale per la concessione dei reperti al Museo del Mare di Sciacca. Sono, per la maggior parte, anfore.
Molte di assoluto valore storico, risalenti anche al VI – VII secolo avanti Cristo, rinvenute nei fondali del nostro mare. Il trasferimento è curato dal Comune di Sciacca, sotto la vigilanza di dirigenti e funzionari della Sovrintendenza. Tutti i reperti saranno ora musealizzati ed esposti in una sala del Museo del Mare per essere fruiti dal pubblico”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.