⦿ Ultim'ora

80 carri Leopard a Kiev, ma per arrivare serviranno almeno 3 mesi. Mosca: “Distruggeremo tutti i carri USA e NATO”

Questo pomeriggio attesa una dichiarazione di Biden. Intanto lo Spiegel ha riportato che saranno in totale 80 i carri armati Leopard a finire in Ucraina, 14 da parte della Germania di Scholz che continua a dire che la Nato non deve entrare in guerra diretta con la Russia. Da parte russa la reazione è chiara: “Distruggeremo tutto”

Un convoglio con carri armati Leopard 2A5 della Bundeswehr si dirige verso Est. Il video risalirebbe allo scorso 23 gennaio, quindi prima dell’annuncio del Cancelliere tedesco di oggi.

Carri armati tedeschi verso est. Sembra un incubo già vissuto, ma è la drammatica realtà. Secondo lo Spiegel gli alleati europei, Germania in testa, stanno discutendo il trasferimento congiunto di un totale di 80 carri armati Leopard 2 in Ucraina per formare due battaglioni di 40 veicoli.

“I Leopard potranno essere in Ucraina nel giro di tre mesi”. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, parlando alla stampa a Berlino. “Il secondo battaglione di tank sarà probabilmente costituito da Leopard 2A4”, ha rivelato poi Pistorius rispondendo a una domanda dei giornalisti.

Berlino per ora ha annunciato una prima compagnia di 14 Leopard 2A6: “Questa decisione è in linea con la nostra ben nota linea di sostenere l’Ucraina al meglio delle nostre capacità. Stiamo agendo in stretto coordinamento internazionale”, ha detto il cancelliere Olaf Scholz. 

Inoltre: “l’addestramento delle forze ucraine dovrebbe iniziare rapidamente in Germania. Al pacchetto appartengono oltre all’addestramento, anche logistica, munizione e manutenzione dei sistemi”. È quello che si legge nella nota della cancelleria tedesca, che dà notizia della decisione di Olaf Scholz di inviare i Leopard 2 in Ucraina.

Da Madrid, anche il governo spagnolo si è detto pronto a impegnarsi a inviare carri armati in Ucraina. Lo riferisce El Pais, spiegando che la Spagna si unirà alla consegna dei carri armati Leopard a Kiev.

L’impegno NATO: quali limiti?

Dal campo intanto è arrivata la voce non confermata che le truppe ucraine stiano formando una nuova brigata meccanizzata nella regione di Poltava. La nuova brigata dovrebbe essere equipaggiata esclusivamente con attrezzature militari occidentali. Pare inoltre che tutte le sue unità comprenderanno “consiglieri militari” – ossia militari in pensione o in attività – provenienti dai Paesi NATO.

Dunque l’impegno NATO pare essere di molto aumentato in Ucraina, al contrario delle dichiarazioni di Scholz che suggeriscono che i tank saranno l’ultimo aiuto militare a Kiev: “La Germania e la Nato non invieranno caccia né soldati”.

“Che non vi saranno jet da combattimento l’ho già chiarito molto presto. E lo ripeto anche qui” ha dichiarato Scholz oggi,  ribadendo il no anche alla “no fly zone”: “Non lo faremo. E questa decisione non è cambiata e non cambierà”. Infine ha poi specificato: “Non invieremo soldati Nato in Ucraina, in nessun caso. Non è successo finora e non succederà in futuro. Di questo potete fidarvi”.

Le parole di Scholz sono dunque una risposta secca all’ulteriore richiesta ucraina di navi da guerra e caccia militari. Tuttavia, come visto in questi mesi, fidarsi delle dichiarazioni appare difficile.

I carri americani

Mentre si attende la dichiarazione che il presidente USA Joe Biden rilascerà alle 18 ora italiana sugli aiuti militari all’Ucraina, il Washington Post riferisce che i carri armati Abrams, di cui gli Stati Uniti potrebbero annunciare la spedizione all’Ucraina, non saranno sicuramente consegnati prima della primavera.

Pare inoltre che il “significativo numero di M1 Abrams” che l’amministrazione Biden starebbe considerando di inviare in Ucraina sarebbe di 30-50 unità. Lo riporta Politico citando un imprecisato funzionario statunitense.

Mosca lapidaria, commenta subito l’intenzione USA: “Distruggeremo tutti i carri americani e NATO, gli USA fanno una guerra per procura”

Le forze armate russe distruggeranno i carri armati M1 Abrams fabbricati negli Stati Uniti e altre attrezzature militari della NATO se vengono fornite all’Ucraina”, lo ha detto l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov.

“Durante tutta la crisi ucraina, l’amministrazione ha utilizzato ripetutamente la tecnica di pubblicare informazioni sui media alla vigilia di consegne significative di armi e attrezzature al regime di Kiev. Un’analisi dell’intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente aumentando il “bar” dell’assistenza militare al loro governo fantoccio. Ciò è particolarmente evidente quando le forze armate russe ottengono nuove vittorie e liberano con fiducia il territorio della Russia dalla minaccia nazista”, ha detto l’ambasciatore, quando gli è stato chiesto di commentare la prevista consegna. 

“Ovviamente, Washington sta deliberatamente cercando di infliggerci una sconfitta strategica”. Tuttavia, secondo il diplomatico di Mosca: “Un numero crescente di funzionari ed esperti in America ammette: si tratta della “guerra per procura” degli Stati Uniti con il nostro Paese”, ha detto Antonov, che ha definito la consegna di carri armati al governo di Kiev come “un’altra sfacciata provocazione” contro la Russia.

“Se gli Stati Uniti decidono di fornire carri armati, sarà impossibile giustificare tale passo con argomenti di “armi difensive”. Questa sarebbe un’altra palese provocazione contro la Federazione Russa. Nessuno dovrebbe farsi illusioni su chi sia il vero aggressore nell’attuale conflitto”, ha detto il diplomatico russo.

Intanto da Mosca arrivano anche dichiarazioni del Presidente russo Vladimir Putin, secondo cui: “La Russia non può consentire che vengano minacciati i suoi territori storici”, aggiungendo che lo scopo principale dell’operazione militare in Ucraina è quello di proteggere il popolo e la stessa Russia.