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A Capodanno Trump attacca Biden: “Con me presidente non ci sarebbe né guerra né inflazione alle stelle”

L’ex presidente, ricandidato alle elezioni del 2024, sfrutta il cenone di capodanno per iniziare la sua campagna elettorale e al primo posto del programma c’è la guerra in Ucraina che ha causato l’odierna inflazione anche in America


Donald Trump durante la tradizionale festa a Mar a Lago si lancia in un diluvio di esternazioni, via social e mail, preludio del suo programma alle elezioni del 2024. L’ex Presidente sfotte “tutti i democratici della sinistra radicale, i marxisti lunatici, l’amante della Cina Coco Chow e il suo obbediente marito Mitch, e gli spaesati Rino, republicans in name only, – “repubblicani solo nel nome”, il nomignolo che la destra repubblicana attribuisce ai moderati – che lavorano così duramente per distruggere il nostro Paese”. The Donald si riferisce all’ala del Partito democratico alui fedele che mette il bastone tra le ruote ai programmi del presidente Biden, ma anche ai suoi nemici interni al Gop, come il leader al Senato McConnell accusato di essere nelle tasche di Pechino, a causa degli interessi cinesi della moglie Elaine Chow.

Poi una volta a tavola Trump tra un piatto e l’altro, tocca l’argomento primario della sua campagna elettorale: “La guerra in Ucraina, se fossi rimasto presidente, non sarebbe mai scoppiata. È assurdo parlare del rischio di uno scontro nucleare, stiamo correndo rischi enormi per il mondo e l’economia globale. Spero che il 2023 porti la pace”.

Il punto di partenza della sua campagna elettorale, quindi, è quella di invertire la rotta su Kiev, puntando non solo su gli aiuti in armi ma anche sull’economia: “Se fossi rimasto alla Casa Bianca le borse avrebbero continuato a crescere, creando ricchezza per l’America e il mondo. Non avrei permesso all’inflazione di esplodere, con tutti quei soldi regalati dallo stato”.