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Abolizione Coprifuoco Meloni non passa ma Salvini trova mediazione: verifica tra 15 giorni. Irritazione PD e M5S


L’ordine del giorno per l’abolizione del coprifuoco non passa, ma per Giorgia Meloni è un successo: spacca il fronte governativo. Salvini trova un compromesso appoggiato da FI: per PD e M5S è inaccettabile


È stata una giornata non proprio serena quella di ieri per il governo, che ha rischiato di andare sotto su un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che impegnava il Governo “a disporre, nei provvedimenti di prossima emanazione, l’abolizione del coprifuoco”. Giorgia Meloni aveva preparato bene la trappola per i rigoristi di sinistra: “il coprifuoco è una misura illegittima, inutile, devasta le imprese e massacrerà il turismo. Chiediamo che venga abolito e non accetto la riformulazione”.

Matteo Salvini, che sulla questione si è speso in prima persona ed ha anche iniziato una raccolta firme sul web, non poteva votare insieme alla sinistra e lasciare la scena alla Meloni, ma d’altro canto non poteva fare andare sotto il governo. Alla fine il leader leghista, in pochissimo tempo ha trovato una mediazione, appoggiata anche da Forza Italia: “Abbiamo lavorato, e quando lo fai con buon senso e senza voglia di litigare i problemi li risolvi. – Ha commentato dopo il voto Salvini – Dovremmo essere arrivati a un scelta comune sul coprifuoco che fino a ieri sembrava impossibile”, Poi il leader della Lega ha aggiunto “Ha vinto la Lega? No, non ha vinto nessuno, non ha perso nessuno. A dimostrazione del fatto che non era un capriccio della Lega”.

Di fatto sul coprifuoco c’è stata una fumata bianca, un compromesso adottato dal Governo che tra il 10 e il 14 maggio si impegna a fare una nuova verifica in base all’andamento di contagi e campagna vaccinale e se i numeri saranno favorevoli potrebbe fare saltare il coprifuoco. Il nuovo l’ordine del giorno è stato votato alla Camera da tutte le forze che sostengono il Governo, compresa la Lega.

Il testo di Fratelli d’Italia è stato disinnescato, ma Giorgia Meloni non ci sta e interviene pesantemente in Aula alla Camera: “La riformulazione che state proponendo su uno degli odg presentati da Fdi sul tema del coprifuoco è prendere in considerazione l’ipotesi di valutare tra un mese l’aggiornamento delle decisioni prese sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico. Ministro D’Incà, ma che riformulazione è? Lei sta in buona sostanza dicendo che il coprifuoco alle 22 deliberato fino al 31 luglio è una misura che non tiene conto dell’andamento epidemiologico? Questo state dicendo con questa riformulazione”.

Se Giorgia Meloni tuona contro il nuovo testo, non da meno sono PD, M5S e Leu, che sono rimasti sulla linea della chiusura e accusano la Lega di doppiogiochismo: “Non si può stare al governo e poi non votare quanto deciso dalla maggioranza”. Tutti scontenti tranne Matteo Salvini che si intesta la ‘vittoria’ del centrodestra di Governo: “Grazie all’impegno di Lega e Forza Italia, il Governo ha accettato di rivedere la posizione sul coprifuoco”.

Vince Salvini, ma anche Meloni che sottolinea: “State dicendo implicitamente che abbiamo ragione noi quando sosteniamo che il coprifuoco è una misura inutilmente punitiva. Io continuo a ritenere che il coprifuoco sia una misura illegittima, inutile, che devasta le nostre imprese e chiediamo che venga abolito. Non ho ragione di accettare questa riformulazione perché do per scontato che dovrete rivedere questa scelta folle”