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Accolto l’appello di Trump: il giudice rinvia processo sul presunto complotto del voto 2020, senza fissare nuova data

Il processo a carico di  Donald Trump a Washington, nel quale è accusato di aver complottato per ribaltare le elezioni del 2020 e per l’assalto del 6 gennaio a Capitol Hill, è stato rinviato senza che il giudice abbia fissato la nuova data

Lo ha stabilito una ordinanza del tribunale firmata dal giudice Tanya Chutkan. Passa dunque la linea del tycoon che punta a rinviare il processo fino a dopo le elezioni presidenziali del 2024. L’udienza era stata fissata per il 4 marzo, ma a seguito dell’appello presentato dagli avvocati di Trump contro la decisione del giudice federale che respingeva le sue argomentazioni sull’immunità presidenziale, accolto dal giudice, il procedimento è stato sospeso e non è stata fissata la nuova data. Adesso bisognerà attendere la decisione della Corte d’Appello federale del District of Columbia che deve valutare la richiesta di immunità di Trump. È probabile che il caso venga ulteriormente impugnato alla Corte Suprema dopo che la corte d’appello avrà emesso la sua sentenza.

Incassata questa vittoria, Trump torna ad attaccare il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che a suo avviso sarebbe ‘colpevole’ di portare avanti delle politiche che favorirebbero i democratici e per questo alla scadenza del mandato – nel 2026 – intende sostituirlo. “Mi sembra che stia cercando di abbassare i tassi di interesse per far eleggere quelle persone” ha spiegato il tycoon durante un’intervista a Fox Business.

La Fed americana ha il mandato di agire indipendentemente dal Congresso e dalla Casa Bianca nella doppia battaglia per abbassare l’inflazione e la disoccupazione senza mandare l’economia in recessione, il cosiddetto soft landing. I presidenti degli Stati Uniti nominano il presidente della Fed ogni quattro anni. Nonostante Trump avesse nominato Powell al vertice nel 2018, il tycoon lo ha poi criticato mentre era in carica per non aver fatto di più per sostenere la sua agenda economica, rompendo con una lunga tradizione di rispetto per l’indipendenza della banca centrale americana.

Dopo aver vinto la presidenza nel 2020, Joe Biden ha riconfermato Powell per un secondo mandato quadriennale nel 2022, che dovrebbe concludersi nel 2026. Sotto la guida di Powell, la Fed ha combattuto l’inflazione aumentando i tassi di interesse e recentemente ha votato per mantenere i tassi stabili, segnalando al contempo tagli futuri. Nell’era Trump invece la Fed ha dovuto combattere contro il crollo economico a seguito del Covid. Alla domanda con chi potrebbe sostituire Powell come presidente della Fed, Donald Trump ha detto che avrebbe “un paio di scelte” a disposizione aggiungendo che “ora non posso dirlo”.