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Accordo Russia-Turchia: “Grano gratis a Paesi poveri” e Erdogan attacca UE: “Mentalità colonialista”

Turchia e Russia, riavvicinate dal gas, collaborano ora in politica internazionale e Erdogan affonda Borrell: “Non ci aspettiamo che chi porta avanti il colonialismo adotti un atteggiamento coscienzioso nelle crisi”

La Turchia e la Russia hanno concordato di fornire gratuitamente prodotti alimentari ai paesi bisognosi. A dichiararlo oggi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riportano sia la turca Anadolu che l’agenzia russa Tass.

“Durante i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, abbiamo concordato di spedire grano gratuitamente nei paesi bisognosi. Faremo in modo che le navi di grano sfuso raggiungano paesi che attualmente stanno soffrendo una grave crisi alimentare e carestia”, ha detto il leader turco. Secondo Erdogan, l’iniziativa è stata discussa anche con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

L’accordo segue quanto aveva già espresso Putin qualche giorni fa, quando aveva annunciato che, malgrado l’eventuale ritiro di Mosca dall’accordo sul grano ucraino, la Russia era comunque pronta a fornire grano ai paesi più poveri. In quell’occasione Putin aveva ricordato che l’accordo sul grano è stato effettuato con il pretesto di garantire gli interessi di sicurezza alimentare dei paesi più poveri, ma solo il 4% del grano sarebbe stato consegnato loro dal territorio dell’Ucraina, secondo Mosca.

Il presidente turco ha inoltre annunciato di voler sollevare la questione dell’approvvigionamento alimentare dei paesi africani in occasione del prossimo vertice del G20 a Bali. Erdogan ha sottolineato che i tentativi dei paesi occidentali di insegnare lezioni di umanità, ignorando la sofferenza delle persone in Africa, sono una vergogna.

Erdogan ha poi detto di non essere sorpreso dalla mentalità e dal comportamento dell’Europa, resa chiara dalla frase dell’Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione europea (Ue) Josep Borrell secondo cui l’Europa è come “giardino” mentre il resto del mondo sarebbe come una “giungla”.

“Non ci aspettiamo che coloro che portano avanti il colonialismo usando nuovi modi e metodi adottino un atteggiamento coscienzioso nei confronti delle crisi”, ha detto il presidente Turco.