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Acqua. Intercopa: “Troppi i disservizi di Girgenti Acque, l’ATI deve agire”


Non manca giorno che i media del territorio non diano notizie di disservizi e carenze sulla fornitura dell’acqua. Non manca giorno in cui cittadini di interi quartieri e intere zone del nostro consorzio non protestano per i disagi a cui sono sottoposti, a causa delle perdite idriche o per le fogne inquinanti a cielo aperto. Non mancano occasioni in cui comuni interi del consorzio AG2 sono privati del “petrolio blu” per l’acqua inquinata.

Tutto questo avviene senza che le istituzioni preposte, vedano, sentono, parlino. Sembra diventato un fatto privato tra la rabbia dei cittadini e i racconti dei media.

Con una lettera del giorno tre di giugno i parroci di Favara hanno protestato per la gestione di Girgenti Acque denunciando al contempo un degrado sociale più ampio e generale che rende esattamente nel modo più semplice e crudo il malessere del nostro intero territorio agrigentino. Da settimane i media di Sciacca danno notizia di pesanti perdite delle condotte idriche senza un solo intervento del gestore da circa un anno, per non parlare delle tante zone non servite per giorni e giorni. Tutto questo senza alcun intervento da parte dell’organo di controllo (ATI).

Fino a ieri il comitato Inter.Co.P.A. non ha mancato occasione di denunciare “disservizi, tariffe, impreparazione, incapacità e arroganza del gestore che da dieci anni contribuisce al degrado e al sottosviluppo dell’intero territorio. Ma da qualche tempo Inter.Co.P.A. ha cambiato metodo. Adesso, oltre a denunciare e protestare per la pessima gestione di Girgenti Acque, vuole a stimolare e spingere il controllore (ATI) a svolgere la sua funzione nel rispetto delle regole contrattuali, applicando e comminando tutte le sanzioni e le penali come previsto e fino all’azione di risoluzione del contratto.”

Per questo, Intercopa ha già iniziato con nota del 03-05-2017 chiedendo all’ATI gli atti per la verifica del canone di concessione annuo ai sensi dell’art. 19 del contratto e non solo, lo fa anche oggi con la richiesta degli atti per l’aumento delle tariffe del 7% applicato “Provvisoriamente” dal gestore, dall’1 gennaio 2016, passati quasi inosservati e senza adeguata trasparenza come vorrebbe la “La Carta dei Servizi”, la cui nuova versione per altro appena approvata.