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Agrigento. Inneggia a Hitler e Putin: Calogero Pisano candidato alle elezioni nazionali sospeso da FdI

Calogero Pisano, candidato alle prossime elezioni nazionali nella lista di Fratelli d’Italia, è stato sospeso “con effetto immediato” da tutti gli incarichi nel partito: avrebbe scritto sui social parole di apprezzamento per Adolf Hitler e di sostegno a Vladimir Putin


Calogero Pisano, candidato, in Fratelli d’Italia e coordinatore della provincia di Agrigento, dopo le proteste arrivate anche della comunità ebraica di Roma è stato sospeso dal partito di Giorgia Meloni perché anni addietro sui social avrebbe usato parole di apprezzamento per Adolf Hitler e di sostegno a Vladimir Putin.

A dare “notorietà” al caso è stata Repubblica.it che ha pubblicato un articolo dal titolo “Calogero Pisano, il candidato FdI che inneggia a Hitler e Putin”. Il Pd in grande difficoltà nei sondaggi, si è lanciato sulla notizia e il vicesegretario Dem Giuseppe Provenzano ha scritto su Twitter: “Hitler ‘un grande statista’. ‘Io sto con Putin’. A dirlo è un candidato di Meloni alla Camera ad Agrigento, parte del mio stesso collegio. Cosa diranno, ora? È goliardia? La fiamma nel simbolo, i fascisti in lista… È proprio vero, ‘le radici profonde non gelano mai'”.

Con tanta “pubblicità” non poteva non intervenire il presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello: “È inaccettabile l’idea che nel prossimo Parlamento possa sedere chi inneggia a Hitler. L’ho detto in riferimento a un candidato di un altro partito e lo ripeto qui: non può esserci spazio per chi legittima l’odio”.

A quel punto Fratelli d’Italia non poteva più ignorare l’accaduto e poche ore dopo con un comunicato perentorio ha annunciato che Calogero Pisano “è sospeso con effetto immediato da Fratelli d’Italia. È sollevato da ogni incarico di partito, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della direzione nazionale”.

Infine Giorgia Meloni ha precisato che “da questo momento in poi Pisano non rappresenta più Fdi a ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo” e che è stato “deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione”, preannunciando di fatto altre possibili sanzioni.