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Agrigento. Niente acqua nel Carcere e scoppia la rivolta: detenuti danno fuoco ai materassi


Detenuti in rivolta nel carcere di Agrigento: a fuoco i materassi di alcune celle. Ci sarebbero alcuni agenti penitenziari intossicati dal fumo

La “rivolta” è avvenuta durante la notte nel carcere Petrusa di Agrigento. alcuni detenuti hanno dato alle fiamme i materassi delle celle dove erano rinchiusi e la motivazione, almeno quella ufficiale, sarebbe la mancanza d’acqua.

La protesta nata per la mancanza di acqua, causata da problemi dell’ente fornitore, è iniziata nella mattinata di ieri in due sezioni, dove si sono vissuti momenti di forte tensione ed è andata avanti per tutta la giornata, con lanci di alimenti, stoffe incendiate e bombolette di gas nei corridoi.

L’epilogo nella notte con l’incendio dei materassi, con il direttore, il comandante e il personale libero dal servizio richiamati d’urgenza per far fronte all’emergenza. Poi l’intervento degli agenti penitenziari, che dopo alcune ore hanno calmato gli esagitati e spento le fiamme, evitando che la vicenda degenerasse, ma alcuni di loro, sono rimasti intossicati dal fumo e sono stati ricoverati all’ospedale S. Giovanni di Dio.

Non è la prima volta che episodi di “ribellione” più o meno plateale avvengono in questo carcere, secondo il sindacato Sappe, le cause sono legate a diverse criticità presenti nell’istituto di pena.

Nel 2018 i detenuti presenti erano 60.400, meno di quelli del 2019. Questi i numeri: 7.784 colluttazioni, 1.159 ferimenti, 91 evasioni di cui 8 femminili, 10.423 atti di autolesionismo, 61 suicidi, 1.198 quelli sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo.

Secondo il segretario regionale del Sappe Calogero Navarra, alla base di questo “malessere”, ci sarebbero tutta una serie continua di provvedimenti sbagliati e gravi, tra cui l’imposizione dei numeri degli organici del Corpo negli Istituti e servizi penitenziari senza alcuna logica.