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Agrigento, Ragusa e Catania. Diplomi venduti nelle scuole paritarie: sequestrati 300mila euro a ex deputato Cani, 110 indagati


L’operazione denominata “Diplomat” ha portato al sequestro complessivo di circa 400 mila euro oltre che di 22 diplomi irregolarmente conseguiti nell’anno scolastico 2014/2015, ben 4 gli istituti paritari coinvolti

Stamane, giovedì 4 ottobre 2018 alle ore 10.00, presso la sala riunioni della Procura della Repubblica di Agrigento, si è tenuta una conferenza stampa dove sono stati illustrati i risultati dell’Operazione “Diplomat” eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Ragusa, espletata nell’ambito di un procedimento penale inizialmente incardinato presso la Procura della Repubblica di Ragusa e successivamente trasferito, per competenza territoriale, alla A.G. di Agrigento.

Dalle risultanze delle indagini è stato possibile individuare sul territorio regionale la presenza di un sodalizio criminale, dedito alla commissione di più delitti contro la Pubblica Amministrazione e la Fede Pubblica, con particolare riferimento all’indebito rilascio di diplomi di maturità, il tutto grazie alla dimostrata ed incondizionata connivenza di Pubblici Ufficiali (preside e insegnanti) ed incaricati di Pubblico Servizio (personale di segreteria) appartenenti a quattro distinti Istituti Paritari.

In particolare, gli investigatori hanno controllato le attività di un centro d’istruzione, non riconosciuto dalle autorità scolastiche, che aveva base logistica a Ispica (RG) e saldi rapporti con scuole paritarie ubicate in provincia di Agrigento (Licata e Canicattì) e Catania. Da quanto scoperto, pare che i diplomi fossero letteralmente venduti ad un prezzo che si aggirava attorno ai 3500 euro.

Nel corso del servizio sono stati sottoposti a sequestro probatorio somme di denaro per 400 mila euro, in particolare ben 300mila euro in contanti, all’interno di una scatola di scarpe, sono stati trovati e sequestrati in casa dell’ex deputato regionale Gaetano Cani, dirigente scolastico, nonché uno dei principali indagati dell’inchiesta.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha ritenuto gravi gli indizi di colpevolezza acquisiti agli atti dell’indagine e ha disposto inoltre il sequestro preventivo d’urgenza di 22 diplomi di scuola media superiore irregolarmente conseguiti nell’anno scolastico 2014/2015 da altrettanti soggetti. Gli indagati dell’inchiesta sono in totale ben 110, gli alunni ed i genitori non sarebbero ancora indagati.