Redazione F e AQuantomeno curioso quello che è successo la scorsa domenica ad Alcamo, dove grande attesa c’è stata per le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola, noto come “il santo della pioggia”, che forse ne ha fatta venire giù un po’ troppa
Praticamente un nubifragio quello che si è abbattuto su Alcamo la scorsa domenica, proprio durante la processione in strada in onore di San Francesco di Paola, venerato come “il santo della pioggia” – e recentemente invocato nel mese di febbraio in quel di Salemi proprio per porre fine alla siccità che poneva a rischio l’agricoltura, settore fondamentale per i paesi del trapanese – , che forse questa volta si è fatto prendere un po’ troppo la mano.
Durante le celebrazioni in onore del santo che gode di un gran seguito in molti paesi del trapanese, sulla città si è abbattuta una forte pioggia che ha causato la fuga dei fedeli, come anche della banda musicale. Gli unici a resistere – un po’ di più – sotto la pioggia sono stati i poveri portantini che portavano la statua in spalla ed il sacerdote che officiava le funzioni, vanamente riparato sotto un ombrello rosso.
Costretta quindi al rientro, la processione si è dovuta svolgere al coperto, in chiesa. A causa del forte maltempo sono stati annullati anche i tradizionali fuochi d’artificio che dovevano esserci in serata.
Intanto parrocchia e fedeli sperano in un tempo più clemente per il prossimo anno e si dicono straniti dagli eventi atmosferci che non si erano mai manifestati con questa violenza durante le celebrazioni religiose.
