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Siamo alle solite. Il comune tinteggia le strisce pedonali all’entrata dei bambini a scuola: Caos in via Verona


Un antico detto recita: “Errare è umano, perseverare è da imbecilli”.

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Sciacca, va in scena l’ennesima situazione talmente stupefacente da rasentare l’assurdità: nella mattinata di oggi infatti in via Verona, più o meno in concomitanza con l’ingresso dei bambini nella scuola di zona, la squadra segnaletica comunale ha disposto il restringimento della carreggiata stradale per consentire la tinteggiatura delle strisce pedonali.

E’ di tutta evidenza la conseguenza di una tale disposizione di servizio: file interminabili di macchine in entrambi i sensi di marcia, clacson assordanti, gente giustamente inviperita per questa assurda scelta; in due parole: caos totale. In un tale guazzabuglio i primi a subirne le conseguenze, oltre ai poveri impiegati comunali, costretti ad operare in mezzo ad un tale stato di anarchia e confusione, soprattutto i bambini ed i loro genitori, che si sono trovati nel bel mezzo di una incredibile nuvola di smog e rumori assordanti.

Sul caso interviene il consigliere al civico consesso del PD Simone Di Paola chiedendosi: “E’ mai possibile che ciò che normalmente accade in tutti i comuni d’Italia qui da noi è così impossibile da fare? È possibile non si comprenda che lavori simili vanno realizzati in altri orari ed i nostri altri momenti della giornata, quando le condizioni obiettive del traffico lo consentono ed i disagi si riducono al minimo? Si può sapere per quali misteriose ragioni si disponga la realizzazione di strisce pedonali nei pressi di istituti scolastici proprio in coincidenza dell’inizio delle attività didattiche e per di più nell’ora di entrata dei bambini?

Insomma, è così complicato chiedere ai nostri amministratori la pura e semplice normalità?

Che dire? Non posso che rivolgere i miei più sinceri complimenti ai valenti assessori che hanno disposto tale ordine di servizio, confermando il mio convincimento che per questa giunta il concetto di programmazione ha completamente perduto ogni suo significato”.