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Alluvioni a Sciacca. Scaduto(PPS): “Adottare il Programma comunale di previsione rischi”


“Riteniamo innanzitutto che i danni causati a Sciacca dal nubifragio di domenica scorsa, e dall’alluvione del 25 novembre 2016 impongano l’adozione, se non esiste già, del Programma comunale di previsione e prevenzione dei rischi”.

Così oggi il presidente del Popolari per Sciacca Stefano Scaduto che chiede di adottare l’importante strumento di pianificazione che serve a realizzare la mappa delle aree di rischio del territorio, a classificarli per ordine di gravità, e a programmare tutte le attività volte a prevenire l’insorgere delle emergenze. Sappiamo che esiste il Piano di emergenza, che però vale solo per la gestione delle emergenze quando si presentano, e che in ogni caso, alla luce dei recenti eventi va aggiornato.

I Popolari chiedono al Sindaco intanto, di pubblicare i Piani comunali esistenti, in bella evidenza sul sito internet del Comune di Sciacca, e cioè tanto il Programma comunale di previsione e prevenzione dei rischi, se esiste, quanto il Piano di emergenza. E’ importante che di tali Piani comunali, i cittadini abbiano la maggior conoscenza possibile, a tutela dell’incolumità stessa dei nostri cittadini che vivono nelle aree di rischio.

Intanto, abbiamo accertato che in data 23.11. 2015 l’ Assessorato al territorio ed ambiente ha con decreto stanziato la somma di 250.000 euro, per un intervento di ”LAVORI DI PULIZIA, DECESPUGLIAMENTO, RIMOZIONE DEI DETRITI E RISAGOMATURA DELL’ALVEO, NEL TRATTO A MONTE DELLA S.S.115 FINO ALLA FOCE BAIATA, FOCE DI MEZZO” che sfocia in contrada Foggia. Tale intervento era previsto come prioritario, addirittura secondo nell’elenco degli interventi, ed era finalizzato alla prevenzione del pericolo per LA PRIVATA E PUBBLICA INCOLUMITÀ.

“A questo punto, visto che nel predetto decreto, la Regione Siciliana ha riconosciuto la pericolosità del torrente Foce di Mezzo che sfocia in contrada Foggia, – dice Scaduto – chiediamo al Sindaco che certamente sarà informato del contenuto di tale Decreto, se l’intervento in esso previsto sia stato realizzato, o no, se egli abbia sollecitato o no la realizzazione di questo intervento prioritario, che se fosse stato eseguito, avrebbe quanto meno limitato i danni che sono occorsi soprattutto agli abitanti di contrada Foggia.

Il Sindaco – concludono – chiarisca se l’intervento della Regione è stato realizzato, e se non è stato finora realizzato, solleciti con azioni forti l’effettiva realizzazione di questo intervento, e chieda un giusto indennizzo per gli abitanti di contrada Foggia”.