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Almeno 70 missili russi sull’Ucraina in un solo giorno: la mappa dei blackout. USA: “Putin congelerà il Paese”

“Con le temperature sotto zero, milioni di persone sono senza riscaldamento, luce, acqua” ha dichiarato il Presidente ucraino Zelensky

La raffica di circa 70 missili che ieri hanno colpito vari obiettivi in tutta l’Ucraina con particolare accanimento sulle principali strutture energetiche del Paese ha lasciato gran parte dei territori al buio. I bombardamenti russi hanno anche lasciato le torri di comunicazione mobile senza alimentazione, causando interruzioni e rallentamenti della connessione Internet. A peggiorare ancora di più la situazione, il fatto che le temperature sono scese sotto lo zero in gran parte della nazione durante la notte.

Gli attacchi russi di ieri hanno causato le conseguenze più gravi dall’inizio del conflitto per il settore energetico ucraino, hanno riferito i media locali, che hanno sottolineato “l’effetto cumulativo”, ossia che gli ucraini non hanno avuto il tempo di ripristinare le strutture danneggiate dai precedenti attacchi e sono stati nuovamente colpiti, quindi danno su danno.

Nella mappa, le regioni in nero, sono quelle che ieri e in buona parte anche oggi sono rimaste prive di energia elettrica: Kiev, Charkov, Dnipropetrovsk, Leopoli, Krivoy Rog, Rivne, Luc’k, Nikolaev, Odessa, Sumy, Poltava, Migorod, Khmelnitsky, Zitomir.

A Kiev, si sono registrate e si registrano code ai negozi per l’acqua, chi può preleva tutto il contante disponibile dagli sportelli automatici. In diverse regioni del paese, capitale inclusa, sono state viste imponenti code alle stazioni di servizio per fare rifornimento di carburante. Ieri si è parlato nuovamente per Kiev della possibilità di dover evacuare gran parte della città.

Alle 9:20 di stamani Bloomberg ha scritto che l’elettricità è tornata solo parzialmente nella capitale Kiev e in 17 delle 24 regioni ucraine – la Crimea non rientra nel calcolo -. La riferito su Telegram il vice capo dello staff presidenziale, Kyrylo Tymoshenko. Nel resto del paese, anche la fornitura di acqua e riscaldamento sta riprendendo gradualmente dove è disponibile l’elettricità, ma le autorità stanno esortando le persone ad astenersi dall’utilizzare l’elettricità il più possibile.

L’elettricità risulta infatti ancora assente nel 70% della capitale, Kiev, e metà dei residenti non hanno acqua corrente, ha detto il sindaco Vitali Klitschko su Telegram. Il ripristino sostanziale dell’energia elettrica appare complicato considerato anche che tre centrali nucleari sono attualmente scollegate dalla rete elettrica. Il sindaco Klitschko ha detto chiaramente che: ”Si rischia un inverno catastrofico, sarà il peggiore dalla Seconda guerra mondiale”.

Le parole del sindaco di Kiev non sono molto diverse da quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui: “Con le temperature sotto zero, milioni di persone sono senza riscaldamento, luce, acqua. Questo è un chiaro crimine contro l’umanità”. Lo ha detto, parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. “Dobbiamo guidare il mondo fuori da questa strada senza uscita. Ci servono le vostre decisioni”, ha detto Zelensky appellandosi ancora una volta al Consiglio di Sicurezza dove la Russia ha diritto di veto e che il presidente ucraino vorrebbe vedere estromessa.

Anche gli USA ammettono che la Russia sta piegando l’Ucraina: “Vladimir Putin è determinato a ridurre le infrastrutture energetiche ucraine in macerie”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, parlando in Consiglio di Sicurezza e aggiungendo: “Putin ha deciso che se non può prendere l’Ucraina con la forza, congelerà il paese”.

L’ambasciatrice Usa ha poi ribatido che il governo americano stanzierà altri 400 milioni di dollari in aiuti militari a Kiev per “resistere all’attacco russo”. Resistenza che, onestamente, non appare così efficace.