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Ambrogio: “Non voterò il bilancio, assurdo spendere 350mila euro per il Carnevale”


Attacco durissimo, strappo totale, quello di Giuseppe Ambrogio verso la giunta di governa che afferma oggi che: “Non voterò il bilancio perché trovo assurdo spendere 350.000,00 Euro per il Carnevale quando la città e i cittadini in questo momento necessitano di tante altre cose”.

Ambrogio-Giuseppe

“C’è un’emergenza occupazionale, tanti nostri concittadini si trasferiscono fuori in cerca di lavoro, la città necessita di inerventi strutturali in diversi ambiti, serve una politica programmatica di crescita economica per la città e tutto quello a cui si è capaci di pensare è il Carnevale!!! Veramente si rasenta l’assurdo!

Attenzione io sono assolutamente favorevole al Carnevale, ma esso va pensato e gestito in modo diverso. Non si possono spendere una quantità tale di soldi e farla rimanere una festa locale. Un tale investimento di risorse – motiva Ambrogio – deve produrre un ritorno economico, di immagine e di turismo che deve durare nel tempo. Non può più essere pensata come una festa di paese, intanto perchè essa è di elevata qualità e merita la divulgazione su tutto il territorio nazionale e oltre, e poi non ci si può permettere di spendere tali somme per soli tre giorni.

Non ci sto a far tassare i nostri cittadini per il carnevale, già da anni sono in sofferenza da un punto di vista economico e una pressione fiscale maggiore per finanziare il carnevale non mi sta bene.

Quando poi per realizzare l’estate saccense che dura tre mesi, si spendono poche migliaia di euro e le iniziative vengono lasciate sempre ai cittadini-commercianti che devo spendere ulteriori somme per animare le serate e cercare di fare bisiness.

Non mi sta bene, bisogna ripensare concretamente ad un investimento sulla città che la faccia realmente crescere e sviluppare ed uscire dalla mentalità che non vede oltre il proprio naso.

Questa città ha bisogno finalmente di prendere il volo da un punto di vista del turismo che faccia veramente arrivare moneta in città e creare benessere che si riflette in tutti gli ambiti. E finiamola con le chiacchere e i numeri delle presenze a Sciacca, le presenze hanno un peso relativo tradotto non significano il numero di persone che sono arrivate in città ma per quanti giorni hanno sostato.

Andiamo a parlare con i commercianti e rendiamoci conto di quali siano le situazioni reali.  – conclude – Smettiamola con i