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Anche gli americani ammettono: “Wagner (Russia) contralla il 65% di Bakhmut”

L’Institute for the Study of War ha ammesso la conquista del complesso industriale AZOM a nord della città

Come noi di Fatti&Avvenimenti.it avevamo annunciato domenica scorsa, la compagnia militare privata Wagner che combatte per la Russia in Ucraina, ha preso il controllo dello stabilimento industriale “AZOM”, roccaforte degli ucraini a Bakhmut. Ad ammetterlo oggi è anche il think tank con sede a Washington “Institute for the Study of War”, che afferma anche la Wagner ha conquistato circa il 65% della città di Bakhmut, nella regione orientale ucraina di Donetsk.

Una stima un po’ al ribasso rispetto a quanto riportato dalla Tass alcuni giorni fa, che parla del 70% del territorio di Bakhmut, ma poco cambia nella sostanza: la maggior parte di Bakhmut è sotto controllo russo ed è orma accerchiata, con gli ucraini che possono usare una sola strada per arrivare in città che viene costantemente presa di mira da droni ed artiglieria.

Sullo sfondo di queste notizie resta la volontà di Kiev non voler cedere la città. Bakhmut è una città strategica e secondo alcuni analisti, con la sua caduta cadrebbe anche il Donbass. Ma quello che appare ancora più certo è che Bakhmut – il “tritacarne Bakhmut”, come il capo di Wagner Prigozhin l’ha definita – è un simbolo della guerra in Ucraina e la presa della città da parte di Mosca sarebbe un durissimo colpo per Kiev, malgrado da mesi ormai in Occidente si consigli apertamente di lasciare la città per concentrarsi invece sulla controffensiva ucraina che dovrebbe arrivare nella primavera-estate 2023.