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Anche Henry Kissinger, “molla” Biden: “Kiev ceda porzioni di territorio mostrando saggezza”

Henry Kissinger, è un personaggio “pesante” il cui nome evoca scenari di guerra fredda e intrighi internazionali e pertanto il suo parere su come gestire la crisi Russo-Ucraina e porvi rimedio farà riflettere gli attori in campo


L’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, ha rilasciato una dichiarazione totalmente diversa da quella del Presidente Biden e del segretario della Nato Stoltenberg. Kissinger è convinto che per raggiunger la pace o almeno un cessate il fuoco durevole, l’Ucraina dovrebbe rinunciare a una parte del suo territorio e l’Occidente dovrebbe rinunciare all’idea di voler infliggere una improbabile sconfitta  schiacciante alla Russia perché questo, qualora avvenisse avrebbe conseguenze disastrose per la stabilità a lungo termine dell’Europa.

Kissinger è un diplomatico navigato, con un passato di altissimo prestigio,  tra il 1969 e il 1977 fu consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford, oltre che l’artefice del riavvicinamento tra Stati Uniti e Cina durante la Guerra Fredda, uno insomma che di mediazioni se ne intende davvero.

Kissinger è intervenuto al World Economic Forum a Davos dove, oltre ad affermare che l’Occidente non dovrebbe cercare di infliggere una sconfitta disastrosa alla Russia e che l’Ucraina dovrebbe rinunciare a qualche territorio, ha dato “consiglio” a Volodymyr Zelensky: “Kiev deve avviare negoziati prima che si creino tensioni che non sarà facile superare”. Una posizione diametralmente opposta a quelle di esponenti americani e della Nato. 

“I negoziati devono iniziare nei prossimi due mesi prima che si creino sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superati”, ha aggiunto l’ex segretario di Stato. “Idealmente, la linea di demarcazione dovrebbe essere un ritorno allo status quo ante. Proseguire la guerra oltre quel punto non riguarderà la libertà dell’Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia”.

Kissinger da politico navigato ha ricordato che “la Russia e’ stata una parte essenziale dell’Europa per 400 anni ed è stata il garante dell’equilibrio di potere in Europa nei momenti critici. I leader europei non dovrebbero perdere di vista le relazioni a lungo termine, nè dovrebbero rischiare di spingere la Russia in un’alleanza permanente con la Cina”.

Ed ancora: “Spero che gli ucraini sappiano abbinare la saggezza all’eroismo che hanno mostrato”, aggiungendo che il ruolo del Paese è quello di essere uno Stato cuscinetto neutrale piuttosto che la frontiera dell’Europa. “L’Ucraina avrebbe dovuto essere un ponte tra l’Europa e la Russia, – ha concluso Kissinger – ma ora, man mano che le relazioni si stanno riformulando, potremmo entrare in una situazione in cui la linea di demarcazione è ridisegnata e la Russia è completamente isolata. Siamo in una situazione in cui la Russia potrebbe allontanarsi completamente dall’Europa e cercare una alleanza permanente altrove. Ciò potrebbe portare a distanze diplomatiche come nella Guerra Fredda, riportandoci indietro di decenni”.