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Anche oggi combattimenti: Allarme aereo in tutta l’Ucraina, obici “italiani” distrutti da droni russi

Guerra psicologica a Natale da parte russa, mentre sul terreno gli obici forniti anche dall’Italia continuano ad esplodere sotto i droni russi

Per ben due volte oggi è suonato l’allarme aereo in tutta l’Ucraina. Lo riporta l’Ukrainska Pravda precisando che le sirene hanno iniziato a suonare nelle regioni di Kiev e Leopoli e poi si sono estese a tutto il resto del Paese.

Il gruppo di monitoraggio ‘Belarusian Gayun’ ha riferito che alle 14:00, l’aereo di tracciamento radar a lungo raggio Il-76 A-50U ‘Serhiy Atayants’ è decollato da Machulyshchy in Bielorussia. Subito dopo si è alzato in volo un jet da combattimento MiG-31K dell’aeronautica russa, che può trasportare missili Dagger equipaggiati con testate nucleari. I media ucraini hanno subito avvisato la popolazione: “lasciate subito le strade e andate ai rifugi più vicini“.

Non essendo la prima volta che questo accade né nel breve, né nel lungo periodo, appare evidente come il comando russo usi i decolli dei Mig-31K come guerra psicologica contro i comandi ucraini e forse anche per testare i tempi di risposta di Kiev e alleati.

Intanto dal fronte arrivano ancora impressionanti video di bombardamenti con missili e droni. Mentre su Bahkmut infatti continuano duri combattimenti e bombardamenti anche oggi, arrivano anche riprese di un drone kamikaze Lancet russo che ha distrutto un obice ucraino Fh-70. Proprio questo obice è frutto di un programma trinazionale, coinvolgente Germania, Regno Unito ed Italia. Inoltre, è noto che esemplari di obice Fh-70 sono stati forniti dall’Italia all’esercito ucraino.