Redazione F e AIn Sicilia per iscriversi agli asili nido e alle scuole materne e per tutte le attività ricreative, le vaccinazioni saranno obbligatorie e si farà come in Emilia Romagna, roccaforte renziana.
La decisione è stata presa (o forse imposta) dall’assessore alla Salute della Regione siciliana, Baldo Gucciardi.
Secondo la capogruppo del Pd all’Ars Alice Anselmo è “un passo in avanti determinante per garantire la sicurezza dei nostri figli. Avevo già presentato un disegno di legge all’Ars che va esattamente in questa direzione e che prevede anche altre misure per assicurare la salute nelle fasce di età più basse. Alla luce di questo provvedimento chiederemo che il ddl venga esaminato al più presto per strutturare questo tipo di interventi”.
Poi la Anselmo conclude: “Purtroppo le cronache degli ultimi mesi ci hanno fatto capire quanto alto sia ancora il rischio della diffusione fra i più piccoli di malattie che pensavamo di aver debellato. Adesso è necessario avviare al più presto tutte le misure e i controlli necessari a fare in modo che questa disposizione venga applicata e rispettata”.
L’argomento è spinoso, molti genitori nutrono dubbi sulla reale bontà delle vaccinazioni, altri al contrario, ne sono entusiasti. Come al solito, quindi le vedute non sono omogenee e non è compito nostro entrare nel merito delle motivazioni all’origine delle scelte di ognuno, ma una cosa ci appare lampante, la nostra costituzione prevede innanzitutto l’obbligatorietarità della frequenza in una qualsiasi scuola fino ai 16 anni, oltre nel caso specifico alla libertà di scelta delle cure, quindi anche la libertà di vaccinarsi o meno: si arriverà dunque, anche per questa legge, come per altre altre partorite da questo governo ad una impugnazione davanti alla consulta?
