Redazione F e AScusate il titolo volutamente polemico, ma la situazione è davvero aberrante: i mezzi della forestale della Regione Siciliana sono fermi perché mancano i soldi per la benzina e non sono revisionati.
La notizia è stata ufficializzata con una nota dal dirigente del comparto di Palermo, Pietro Vinciguerra. Di fatto, a due giorni dall’inizio della campagna antincendio il dirigente, ha bloccato l’utilizzo dei mezzi del personale del corpo forestale.
Secondo quanto comunicato da Vinciguerra, il comparto in cassa avrebbe solo 300 euro di buoni benzina e i mezzi per l’antincendio hanno la revisione scaduta.
A tutto ciò si aggiunge l’assenza della sanificazione e controlli delle tute antincendio del personale, dei dispositivi di sicurezza caschi e guanti e dei flabelli, cioè le ramazze che servono per spegnere il fuoco. Una situazione al limite della sicurezza, che paradossalmente produce ulteriori spese, altrimenti non necessarie.
Infatti oggi, a causa di due incendi divampati uno a Ficuzza e il secondo nei pressi del bosco Mendola a Misilmeri, proprio per gli impedimenti sopra descritti gli uomini della forestale non sono potuti intervenire e per spegnere le fiamme, sono intervenuti i canadair, che costano ben14 mila euro l’ora.
Dalla Regione Fabrizio Viola dirigente generale della Forestale si giustifica così: “Il bilancio è stato approvato il 30 aprile e per impegnare le somme ci vogliono sempre due mesi. Non possiamo spendere soldi che non abbiamo. Adesso stiamo impegnando le somme e domani porteremo tutto in ragioneria. Entro fine settimana o al massimo all’inizio della prossima i forestali avranno tutto il necessario per la campagna antincendio”.
Dunque fino all’inizio della prossima settimana, non possiamo che fare un appello ai piromani: “per favore aspettate ancora qualche giorno prima di dare fuoco”.
