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Aprivano le auto a distanza con i “jammer-car”: ladri arrestati in flagranza di reato


Aprivano le auto senza rompere nulla e poi rubavano gli oggetti all’interno, ma gli agenti di polizia, insospettiti dai movimenti dei due, li hanno controllati scoprendo all’interno della loro vettura la “jammer car”, con la quale a distanza aprivano le chiusure centralizzate delle portiere.

Di seguito il comunicato della Polizia.

Nel pomeriggio di ieri la polizia di Catania ha tratto in arresto i pregiudicati Salvatore Egitto, di 60 anni e Nunzio Miceli, di 55, perché colti in flagranza del reato di furto pluriaggravato in concorso. Vicino piazza Santa Maria di Gesù, a Catania, gli agenti della squadra mobile notavano i due uomini mentre si aggiravano a bordo di un’autovettura tra i veicoli lasciati in sosta in zona.

Di colpo, Miceli sarebbe sceso dalla macchina guidata da Egitto, affiancatasi intanto accanto ad una Nissan Qashqai, per introdursi senza alcuna difficoltà nella macchina parcheggiate e prendere dall’interno un borsello lasciato sui sedili. I poliziotti a quel punto hanno subito bloccato i due uomini, già noti per precedenti specifici legati a reati contro il patrimonio. Nel frattempo il proprietario della vettura, rintracciato dagli agenti per la restituzione del borsello, spiegava di essere certo di aver chiuso la sua Nissan attraverso il telecomando.

A quel punto gli agenti hanno perquisito approfonditamente la Ford Fiesta su cui viaggiavano Egitto e Miceli, scovando ben cinque pulsanti installati nella carrozzeria interna collegati ad altrettanti disturbatori di frequenze conosciuti dai più come jammer. L’apparecchio consente di disattivare a distanza il segnale dei telecomandi utilizzati abitualmente per chiudere o aprire a distanza le auto. I due uomini sono adesso a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa del giudizio per direttissima”.