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Arrestato un parcheggiatore abusivo per estorsione, ma rimesso in libertà


Abdur Rob, cittadino del Bangladesh di 31 anni, senza permesso di soggiorno, di “professione” parcheggiatore abusivo, è stato arrestato dai carabinieri per estorsione.

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Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’immigrato avrebbe minacciato una donna di 35 anni che stava posteggiando la sua auto in via Massimo D’Azeglio a Palermo.

Il fatto è successo martedì 12 luglio intorno alle 16,30. Secondo quanto raccontato dalla vittima, il parcheggiatore abusivo, come nel più classico di questi casi, si è avvicinato allo sportello della macchina della signora che tentava di parcheggiare, pretendendo soldi per “concedergli” un posto per l’auto. La donna gli ha quindi dato degli spiccioli che ha trovato nel portamonete, esattamente un euro e 20 centesimi, ma per Abdur Rod non bastavano, quindi innervosito, avrebbe dato un pugno sulla vettura ed inveito contro la proprietaria pretendendo più soldi.

La signora, terrorizzata ed intimorita dalla violenza dell’uomo, gli consegnava altri 50 centesimi e si chiudeva in macchina. Ma ha immediatamente telefonato al “112”, richiedendo l’intervento  dei Carabinieri. In pochi minuti, una pattuglia delle “gazzelle” si recava in via Massimo D’Azeglio. I militari arrivati sul posto, hanno immediatamente notato una donna che a bordo di una Toyota Yaris di colore grigio, si agitava nell’intento di fare capire di essere la richiedente dell’intervento.

La signora quindi, indicava ai Carabinieri un giovane extracomunitario, il quale alla vista dei militari tentava di dileguarsi a piedi, ma veniva immediatamente raggiunto e bloccato.

All’extra comunitario fermato, veniva quindi richiesto di esibire un documento per l’identificazione ma il giovane risultava sprovvisto sia di documenti che di regolare permesso di soggiorno. Dichiarava di essere cittadino del Bangladesh, di chiamarsi Abdur Rob, e di non ricordare la sua data di nascita. Ai militari, non rimaneva che procedere all’arresto, con l’accusa di estorsione.

Nel corso della direttissima il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha condannato a un anno e otto mesi di reclusione più 800 euro di multa, pena sospesa, pertanto rimesso in libertà. Gli è stato inoltre notificato un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Palermo, che a nostro avviso, l’immigrato utilizzerà per i suoi bisogni corporali.

Morale: se un italiano viene arrestato per estorsione si becca almeno cinque anni e va in galera senza attenuanti, se invece è un clandestino, rimane libero… cortesemente non chiamateci razzisti.