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Arriva il “bonus acqua”, anche per chi ha reddito e pensione di cittadinanza: ecco quando e come fare richiesta


Il bonus acqua da quest’anno è stato esteso anche a chi percepisce il reddito e la pensione di cittadinanza e sarà anche più consistente


La novità è stata inserita nel decreto fiscale (DL 124/2019) l’Autorità di Regolazione di Energia Reti e Ambiente. Il provvedimento prevede un aumento del Bonus sulle bollette dell’acqua previsto per le famiglie in difficoltà ed è applicato non solo ai consumi di acqua ma anche ai costi relativi ai servizi di fognatura e depurazione. Inoltre può essere richiesto anche dai titolari di reddito e pensione di cittadinanza, come già previsto per elettricità e gas.

Per ottenerlo, almeno per quest’anno, bisogna presentare un’apposita domanda, mentre dal 2021 sarà automatico senza più bisogno di richiesta e senza obbligo di provare di averne diritto.

La domanda per quest’anno, va presentata dal prossimo 1° febbraio al proprio comune di residenza (o ai Caf delegati dal Comune) insieme alla domanda per il Bonus elettrico e/o gas. Se verrà accettata permetterà di usufruire di uno sconto in bolletta pari al costo di 18,25 mc annui per ciascun componente del nucleo familiare, per la cui valorizzazione si tiene conto della tariffa agevolata applicata dal gestore per il servizio di acquedotto, nonché delle tariffe di fognatura e depurazione.

La riduzione sarà calcolata direttamente nella bolletta per chi ha un contratto diretto, mentre gli utenti che vivono in un condominio e non hanno un contratto singolo di fornitura idrica, riceveranno il Bonus sociale in un’unica soluzione, secondo le modalità individuate dal gestore del servizio idrico o con addebito sul conto corrente o con assegno circolare non trasferibile.

Dal 2021 il riconoscimento del Bonus sarà automatico, senza la necessità di farne richiesta, analogamente a quanto avverrà per gli altri Bonus sociali previsti.