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Arrivate le proposte dell’UE sul caro energia e price cap gas: “tagli ai consumi fino a marzo 2023”

“Nella proposta ci sono le condizioni per garantire la sicurezza di approvvigionamento”, ha detto la von der Leyen

“Avevamo proposto un tetto al prezzo del gas già a marzo ma allora c’era reticenza tra gli Stati. Oggi c’è più accordo in merito”. Queste sono le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il nuovo pacchetto energia.

Via libera dunque alla nuova proposta legislativa della Commissione Europea sull’energia. Il pacchetto di misure “affronta il caro prezzi del gas e assicura la sicurezza delle forniture per questo inverno”, annuncia la Commissione.

Tra le principali misure ci saranno: un tetto al gas per le transazioni al Ttf di Amsterdam (con un interruttore contro i picchi giornalieri), un nuovo indice per il Gnl entro marzo 2023, acquisti congiunti obbligatori, maggiore solidarietà tra gli Stati, più liquidità alle aziende energetiche, ma anche ulteriore riduzione della domanda.

“Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno“, ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Una preparazione, quella di cui parla la von der Leyen che si traduce anche nello stringere la cinghia, ancora, per i popoli europei. L’analisi preliminare della Commissione ha infatti mostrato che in agosto e settembre il consumo di gas dell’Ue sarebbe inferiore di circa il 15% rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Un’ottima notizia per la Commissione, secondo cui sforzi simili saranno necessari ogni mese fino a marzo 2023 per conformarsi al regolamento del Consiglio. Gli Stati membri dovranno riferire ogni due mesi sui loro progressi e chissà cosa accadrà a chi non rispetta gli impegni europei.

La Commissione è pronta inoltre ad attivare l’allerta Ue o rivedere tali obiettivi se le misure attuali si rivelano insufficienti. Quindi ancora tagli. Per rafforzare la preparazione a possibili emergenze, la Commissione propone inoltre misure che consentano agli Stati membri di ridurre ulteriormente i consumi non essenziali per garantire che il gas venga fornito ai servizi e alle industrie essenziali e di estendere la protezione solidale per coprire i volumi di gas critici per la produzione di elettricità. Secondo le previsioni, questo non dovrebbe però influire sui consumi delle famiglie che sono considerati “clienti vulnerabili”. Considerato che gli inglesi parlano apertamente di rischio blackout programmati anche per le famiglie, bisognerà vedere quanto queste ottimistiche previsioni europee saranno concrete.