Doveva essere un semplice, quanto “antipatico” esame diagnostico al colon ed invece si è trasformato in un danno permanente. La notizia è riportata dal quotidiano La Sicilia di oggi.
È accaduto all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento lo scorso agosto. Una signora 63enne di Favara, ha effettuato una colonscopia, ma l’esame diagnostico le ha provocato il perforamento del tratto di colon traverso, con un danno biologico accertato del 45 per cento. A seguito dei danni riportati dopo l’esame diagnostico, la donna, ora è costretta a tenere un sacchetto che le consente di non subire perdite di feci durante la giornata.
La 63enne ovviamene ha portato L’Asp in tribunale, incaricando l’avvocato Domenico Schembri di proporre richiesta di risarcimento immediata dei danni subiti, nei confronti dell’azienda sanitaria provinciale.
