“Esiste un piano B era solo populismo? Si va verso la gestione privata o pubblica? Perché la riunione dell’Ati si è svolta a porte chiuse pure per i giornalisti?”
Domande importanti quelle che pongono oggi i due consiglieri di opposizione Giuseppe Milioti e Calogero Bono di Progetto Sciacca.
“Prendiamo atto delle notizie scontate che arrivano dalla professoressa Valenti in qualità di presidente dell’ATI , così come Scontate sono le dichiarazioni della stessa prima dell’assemblea ATI tenutasi ieri . Era inevitabile l’avvio della procedura che ci porterà nelle aule dei tribunali per un giudizio dall’esito incerto è rischioso per tutti i cittadini. Così come sembra doveroso e chiaro che, trattandosi di un servizio essenziale, quello dell’erogazione idrica non può e non deve essere interrotto, guai se non fosse così.
Gradiremmo capire, però, qual è il piano B di cui parlava il Sindaco sin dall’inizio del suo mandato quando nel contempo avviava la battaglia per un eventuale risoluzione del contratto.
Oggi questo è fondamentale da capire. Nulla, infatti, in tal senso è stato detto, a fronte dello stilato documento risolutorio.
Anche perché l’assemblea dell’ati è stata tenuta in una stanza chiusa al pubblico inaccessibile anche alla stampa, molto singolare come scelta visto che si trattava di una cosa che interessava tutta la collettività. Già siamo abituati ad assistere a tutto ciò ed il Sindaco utilizza lo stile della segretezza anche come presidente dell’ATI.
Ma oggi le domande sono tante per esempio:
Cosa succederebbe se Girgenti Acque, all’improvviso, per le note vicende giudiziarie, fosse costretta a non operare più?
Vi è già un’alternativa in cantiere da parte del Sindaco Valenti nella sua doppia veste di Sindaco in carica e di presidente dell’ATI . E se si, quale?
Oggi c’è o non c’è il rischio di perdere i finanziamenti dell’APQ poiché i comuni non hanno i soldi per cofinanziare gli investimenti?
Ed ancora , si dovrà cercare un altro privato così come prevede la legge oppure si cercherà di istituire una società per gestire in house il servizio idrico? Ed in quest’ultimo caso, il Sindaco nel bilancio di previsione ha previsto la destinazione di somme per una tale eventualità?
Cosa succederebbe in caso di soccombenza in giudizio?
Una cosa è certa: non si può più scherzare con il servizio idrico e fognario ed il sindaco dovrà spiegare queste cose alla città in maniera trasparente ed immediata.
Noi non entriamo nel merito di questioni giudiziarie, ma esprimiamo soddisfazione nei confronti di chi opera a tutela dei cittadini.
In conclusione c’è o non c’è un piano B rispetto a Girgenti Acque o finora il sindaco, su questo argomento ha fatto soltanto populismo, come suo solito, senza mai avere la reale percezione di quanto importante sia il problema per la nostra città già al collasso e piena di transenne in ogni dove per interventi mai eseguiti da questa amministrazione che continua a dormire.
In qualità di rappresentanti del popolo abbiamo il diritto di conoscere cosa dovremmo attenderci da qui alle prossime settimane.
I cittadini attendono di conoscere la risposta sui temi che abbiamo sollevato. Ecco perché chiediamo alla Professoressa Valenti di rispondere e spiegarlo a chiare lettere e senza tanti giri di parole alla città”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.