Italia, Francia e Spagna “in qualità di nazioni che da tempo contribuiscono all’Unifil e di partner del Libano e di Israele” hanno espresso “sdegno e condanna” per gli “attacchi ingiustificabili” di Tel Aviv ai caschi blu dell’Onu, attacchi che devono “cessare immediatamente”
E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta al termine del vertice Med9 di Cipro, di Meloni, Macron e Sanchez, che chiedono un “cessate il fuoco immediato” in Medio Oriente. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito “inaccettabili” gli attacchi israeliani alle postazioni Unifil in Libano e ha parlato della “decisa protesta” del governo italiano “con le autorità israeliane”, sottolineando poi la necessità di “rafforzare le forze armate in Libano”.
“Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la piena attuazione della risoluzione Onu 1701 da parte di tutte le parti, che è l’unico modo per consentire al popolo israeliano e libanese di tornare alle proprie case in sicurezza”, si legge ancora nella dichiarazione congiunta, “ribadiamo il nostro impegno per la piena attuazione della risoluzione 1701 e per la missione UNIFIL, il cui contributo alla cessazione delle ostilità sarà fondamentale”, si legge ancora.
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“È assolutamente inaccettabile che i caschi blu dell’Onu siano “deliberatamente presi di mira dalle forze armate israeliane” e “la Francia non tollererà” altri episodi del genere, ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, “noi lo condanniamo. Non lo tolleriamo e non tollereremo che si ripeta”. “La Francia ha chiesto la fine delle esportazioni di armi utilizzate in questi teatri di guerra. Altri leader qui hanno fatto lo stesso. Lo sappiamo tutti, questa è l’unica leva che può essere utilizzata oggi”, ha aggiunto Macron, chiarendo che “questo non è in alcun modo un appello a disarmare Israele” di fronte alle “minacce” con cui deve confrontarsi”.
Anche gli Stati Uniti, chiedono che cessino subito gli attacchi israeliani alle truppe Unifil al confine con il Libano e il presidente Joe Biden ha chiesto a Yoav Gallant di garantire la sicurezza delle forze Onu schierate nel territorio cuscinetto.
Redazione Fatti & Avvenimenti