Il potente attacco è stato lanciato pochi minuti dopo il discorso del premier Benyamin Netanyahu all’assemblea dell’Onu a New York. Da capire se Nasrallah sia sopravvissuto
Obiettivo, non dichiarato ufficialmente, dell’esercito israeliano (Idf) era il leader del partito di Dio – Nasrallah – da anni il feroce nemico di Israele. Secondo Channel 12, sarebbe stato colpito, ma non ci sono conferme, ma subito dopo l’attacco fonti vicine a Hezbollah avevano assicurato che “sta bene”. Un’altra fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader libanese, non è raggiungibile. I dubbi permangono
L’intelligence dello Stato ebraico sta verificando se Nasrallah sia davvero stato eliminato. Anche gli ayatollah, riferisce Haaretz, stanno cercando di verificare la sorte del loro alleato numero uno in Medio Oriente, con l’agenzia di Stato iraniana Tasnim che ha scritto che Nasrallah “si trova in un luogo sicuro ed è ancora vivo”.
Nella notte l’Idf ha reso noto con certezza che è stato “eliminato il comandante dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, il terrorista Muhammad Ali Ismail”, insieme al suo vice, Hussein Ahmad Ismail.
L’Idf, subito dopo l’attacco, ha dichiarato di aver colpito “il principale quartier generale dell’organizzazione sciita sostenuta dall’Iran che si trovava sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya della capitale libanese”, zona interamente sotto il controllo delle falangi di Nasrallah, che nascondeva depositi di armi. Secondo la tv pubblica israeliana Kan, l’Aeronautica ha usato bombe anti-bunker penetranti del peso di una tonnellata ciascuna. Che hanno avuto un effetto devastante sui palazzi colpiti: sui social i residenti hanno postato scene apocalittiche, un mare di macerie, focolai di incendi: se davvero Nasrallah si trovava lì sotto, è difficile che sia sopravvissuto.
Hezbollah in una nota ha definito una “menzogna” l’affermazione secondo cui armi sarebbero depositate negli edifici della periferia sud di Beirut, colpita in queste ore dall’aviazione israeliana. “Le false affermazioni del nemico sulla presenza di armi o depositi di armi negli edifici residenziali che ha appena bombardato nella periferia sud di Beirut non corrispondono alla realtà”, ha affermato il movimento sciita.
I raid aerei israeliani su Beirut sono proseguiti per tutta la notte. L’Idf ha reso noto che sono stati colpiti “obiettivi terroristici strategici” di Hezbollah tra cui “impianti di produzione di armi, edifici utilizzati per immagazzinare armi avanzate, centri di comando chiave dell’organizzazione, lanciatori di Hezbollah puntati contro il territorio israeliano e infrastrutture terroristiche in cui operavano i terroristi di Hezbollah”.
Redazione Fatti & Avvenimenti