⦿ Ultim'ora

Attentato a Mosca: si cerca ragazza che potrebbe aver portato l’ordigno esplosivo che ha ucciso Sargsyan

Le forze di sicurezza russe cercano una ragazza vista sul luogo dell’esplosione che potrebbe aver portato l’ordigno esplosivo nel complesso residenziale

Emergono nuovi dettagli sull’esplosione di Mosca nel quale è morto Armen Sargsyan, fondatore del battaglione armeno ‘ArBat’ impegnato sul fronte ucraino al fianco delle forze russe. L’esplosione è avvenuta nel momento in cui Sargsyan stava uscendo dall’ascensore. L’uomo è rimasto gravemente ferito, riportando un trauma cranico, contusioni, ustioni e l’amputazione esplosiva del piede sinistro. Portato in ospedale, è morto poco dopo l’arrivo.

Secondo i dati forniti da fonti russe riferite dalle forze di sicurezza, l’ordigno esplosivo, che aveva una potenza equivalente a 1 kg di TNT ed era controllato a distanza, potrebbe essere stato introdotto nel complesso residenziale Scarlet Sails a Mosca da un corriere, pare una ragazza e si ipotizza che sia stato posizionato dietro un divano nel corridoio, proprio davanti all’ascensore che porta all’uscita.

La ragazza che non sarebbe residente locale, questa mattina è stata vista una passante, il quale si è insospettito perché quando la giovane si è accorta di essere stata notata è andata nel panico ed ha nascosto il volto. Al momento le forze di sicurezza sono sulle sue tracce e continuano a raccogliere informazioni su altre persone coinvolte.

Il canale TG Mash, molto attivo su Telegram, riporta citando fonti, che l’ordigno esplosivo è stato attivato a distanza e l’obiettivo è stato monitorato tramite telecamere, secondo quello che è il cosiddetto schema “ucraino”. Gli indizi sugli mandanti dell’attentato, conducano quindi ai servizi segreti ucraini.