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Attiva Sicilia: “Facciamo valere lo Statuto Autonomo” e Musumeci prepara “bar aperti fino alle 20 ristoranti 22”


Attiva Sicilia presenta una mozione sulle misure anti Covid, con la quale chiede a Musumeci di far valere l’autonomia dello statuto siciliano e la Regione risponde: pronto un decreto con bar aperti fino alle 20 e ristoranti fino alle 22


“Facciamo valere lo Statuto Autonomo, in Sicilia cinema e teatri restino aperti. E la ristorazione si estenda almeno alle ore 23”, questa la richiesta contenuta in una mozione di Attiva Sicilia a firma di Angela Foti, vice presidente dell’Assemblea Regionale e Matteo Mangiacavallo, capogruppo di Attiva Sicilia, sulle misure anti Covid, con la quale impegna il presidente della Regione Nello Musumeci ad intraprendere, nel rispetto dell’articolo 17 dello Statuto speciale siciliano, tutte le iniziative atte a meglio calibrare le disposizioni del Dpcm del Premier Giuseppe Conte, in relazione ai servizi di ristorazione e alle attività culturali.

Attiva Sicilia punta a far valere, l’autonomia dello Statuto, che consente nelle materie specifiche di legiferare, come fatto ieri dalle Province autonome di Trento e Bolzano, ovviamente, “con la dovuta cautela e nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio ”.

Il Governatore della Sicilia ha risposto positivamente alla mozione e la giunta regionale questa sera sta lavorando su un decreto che in Sicilia fisserebbe fino alle 20 l’apertura per i bar e fino alle 22 per ristoranti. Di fatto un disegno di legge con misure ad hoc per la Regione siciliana che richiami i Dpcm nazionali ma che adotti misure meno restrittive.

“Questa sera – ha dichiarato il presidente -il governo regionale si riunirà per adottare un disegno di legge su alcune materie, non su tutte. Penso ai bbcc e alcune attività legate al turismo che richiami nella forma e nella sostanza la legge già approvata dal governo centrale , se lo ha fatto Bolzano non capisco perché non farlo per la Sicilia. Mi auguro che su questo tema si possa trovare la condivisione del parlamento”.

“Il Dpcm – ha aggiunto Musumeci – è stato molto restrittivo e noi abbiamo evidenziato come alcune norme di quel provvedimento, come in particolare la chiusura degli esercizi commerciali alle 18 costituisse un serio problema per alcune regioni, cioè per quelle dove il dato epidemiologico non presenta una condizione di grave emergenza e dove il tessuto imprenditoriale ancora può organizzarsi nel rispetto delle linee guide della conferenza stato regioni”.