È finita la fuga del 19enne che ieri ha ucciso, Loredana Lopiano. Fermato nella notte e interrogato dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, ha ammesso l’omicidio
Il giovane interrogato dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, ha ammesso l’omicidio di Loredana Lopiano, l’infermiera di 47 anni, accoltellata ieri mattina davanti la porta della sua abitazione in via Savonarola ad Avola, nel Siracusano. Dopo la confessione, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario e trasferito in carcere. Già domani potrebbe svolgersi l’udienza di convalida del fermo.Ora gli inquirenti dovranno stabilire se il giovane abbia pianificato l’omicidio o se è stata un’improvvisa esplosione di rabbia.
Questa la vicenda. La relazione tra i due giovani da un anno si era interrotta e secondo l’assassino, a convincere la figlia a lasciarlo, sarebbe stata la madre e così ieri mattina alle 7.30, l’ex fidanzato ha suonato alla porta di casa di Loredana Lopiano, che ha aperto trovandosi il ragazzo davanti. Secondo una prima ricostruzione, il 19enne avrebbe estratto un coltello e colpito al collo per due volte la donna, che ferita avrebbe tentato la fuga, che appoggiandosi ha lasciato l’impronta di una mano insanguinata su un muro, ma il giovane, non soddisfatto, l’avrebbe inseguita e colpita nuovamente alla nuca con tanta violenza, che il coltello si sarebbe spezzato. Infine l’assassino è fuggito.