⦿ Ultim'ora

Bagheria (PA). Strage di cani e gatti: in 15 avvelenati con esche. È caccia ai vili ignoti autori del gesto


Una strage di animali, l’ennesima, è stata compiuta nel palermitano: quindici tra cani e gatti, sono morti avvelenati tra atroci sofferenze

Foto archivio

È accaduto lo scorso 4 novembre lungo la strada comunale Ranteria, nei pressi degli allevamenti ovicaprini, a Bagheria. Quindici tra cani è gatti, alcuni randagi e altri di proprietà, oltre a due pecore in gravidanza, sono stati trovati morti, pare avvelenati con esche disseminate da ignoti nella zona.

Questa almeno è quanto ha appurato il veterinario Gino Gagliano, direttore sanitario dell’ambulatorio veterinario “Città di Bagheria”: “Per sopprimere gli animali è stato usato un veleno potentissimo, molto usato in agricoltura”. Per Gagliano è un metodo diffuso: “In questo caso è stato aggiunto il veleno al tritato di carne ed è stato piazzato in diversi posti lungo la strada, in particolare in una strada senza uscita”. Non è infatti la prima volta che a Bagheria si verificano episodi simili, tre anni fa, diversi cani furono avvelenati con lo stesso metodo.

Il veterinario ha aggiunto che si tratta di un veleno potente e rapido: “Nell’arco di trenta minuti l’animale si presenta irrequieto e a volte aggressivo , ha difficoltà a mantenere la stazione quadrupedale, presenta delle mioclonie (contrazioni spastiche dei muscoli), vomito e abbattimento e un classico sintomo è la presenza di schiuma nelle prime vie aeree”.

“ Purtroppo, in rapporto alla dose ingerita, – spiega il veterinario – la morte può sopraggiungere in pochissimo tempo e avviene per paralisi respiratoria. L’autopsia e l’esame del contenuto ruminale ci ha aiutato, insieme alla descrizione dei sintomi che i proprietari degli animali mi hanno raccontato, a riconoscere il tipo di veleno utilizzato per questo deplorevole atto”.

Gagliano infine conclude :“Spero che saranno trovati i responsabili e che manifestino un minimo di coscienza, evitando di ricadere in tentazioni”.