Ormai nella Sicilia orientale è una tecnica comprovata e non è chiaro se si tratti sempre della stassa banda o di gruppi diversi di malviventi che usano lo stesso “modus operandi”
Quello che è certo è che, con una grossa macchina movimento terra non si passa inosservati. Specialmente se sfondi il muro di una banca e tenti di portati via il bancomat. Questa volta infatti il colpo non è riuscito ai 6 malviventi che hanno tentato di sradicare il bancomat dell’Unicredit in piazza Garibaldi a Rosolini (Siracusa). I 6 hanno tentato il colpo utilizzando un escavatore rubato pochi giorni prima a Paternò.
Appena staccato l’ATM dal muro infatti, l’allarme è scattato e l’arrivo immediato dei Carabinieri, ha fatto desistere i ladri dall’impresa criminale, facendoli fuggire a mani vuote.
Adesso le indagini sono state avviate dai militari dell’Arma del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto e della Stazione di Rosolini, che sono al lavoro per risalire all’identitata dei malviventi.
Comunque, si ha il sentore che questi furti non continueranno ancora per molto, l’ultimo a memoria, risale a un mese fa a Camporotondo Etneo (CLICCA) – dove venne utilizzata praticamente la stessa tecnica – con la sostanziale differenza, però, che mentre la scorsa volta i malviventi rubarono una macchina movimento terra di un cantiere poco distante dal luogo del furto, adesso i delinquenti – forse per non fornire indizi agli inquirenti? – hanno deciso di far viaggiare la motopala rubata da Paternò (Catania) a Rosolini (Siracusa).
Redazione Fatti & Avvenimenti