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Bechis: ho pubblicato i numeri dei morti da Covid dell’Iss: “Se qualcuno ha detto balle è Brusaferro”

Botta e risposta tra il giornalista Franco Bechis e quanti lo hanno accusato di avere pubblicato dati distorti: “Ecco le prove sui numeri dei morti da Covid 19. Se qualcuno ha detto balle, è l’Iss di Brusaferro”

Dopo il polverone sollevatosi a seguito dell’articolo sul giornale “Il Tempo”, dal titolo “Gran pasticcio nel rapporto sui decessi. Per l’Iss gran parte dei morti non li ha causati il Covid 21 ottobre 2021”, nel quale Bechis ha scritto che dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé”, ieri il giornalista è ritornato sull’argomento rincarando la dose con un video con il quale risponde ai detrattori: “Ecco le prove sui numeri dei morti da Covid 19. Se qualcuno ha detto balle, è l’Iss di Brusaferro”.

Chi ha davvero diffuso notizie false sui decessi Covid 19?Scrive Bechis in questo articoloTutti hanno accusato Il Tempo di avere distorto i dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità guidato da Silvio Brusaferro. In quel documento è riportata l’analisi di poco meno di 8 mila cartelle cliniche dei deceduti da inizio pandemia, e in questa si identifica il gruppo di deceduti privi di qualsiasi altra patologia: erano sani e sono morti di Covid. Rappresentano il 2,9% delle cartelle complessive”.

Nell’articolo, pubblicato lo scorso 21 ottobre, Bechis, analizzando i dati ufficiali dell’ Iss, acronimo dell’Istituto Superiore della Sanità, diretto dal virologo Silvio Brusaferro, è arrivato alla conclusione che dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé”. Ed ha aggiunto “Perché tutti gli altri italiani che hanno perso la vita avevano da una a cinque malattie che secondo l’Iss dunque lasciavano già loro poca speranza. Addirittura il 67,7% ne avrebbe avuto insieme più di tre malattie contemporanee, e il 18% almeno due insieme”.

L’articolo ovviamente è stato oggetto di discussione in quasi tutti i talk show politici e non solo e qualcuno si è spinto a dire che Bechis avesse pubblicato una fake news. Il giornalista ovviamente non è rimasto a guardare ed ha scritto un nuovo articolo con un video, nel quale spiega per filo e per segno quanto asserito, il tutto correlato da prove.