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Bielorussia. KGB uccide terrorista a Grodno durante conflitto a fuoco: “Aveva 5kg di esplosivo”

Secondo i servizi di Minsk il terrorista, che era entrato nel Paese tramita la Polonia e con un passaporto russo falso, tramava un attentato a una stazione ferroviaria: quando gli agenti sono arrivati per arrestarlo lui ha sparato con un Kalashnikov e lanciato una granata

Servizio della Tv bielorussa sul caso

Domenica scorsa, 19 marzo, un terrorista è stato ucciso dal KGB bielorusso – i servizi segreti di Minsk – nella città bielorussa di Grodno durante un duro conflitto a fuoco.

Secondo quanto riportato dalle autorità, il terrorista ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto Kalashnikov e ha lanciato una granata contro gli agenti che erano andati ad arrestarlo. Gli agenti di polizia hanno risposto al fuoco ferendo gravemente l’attentatore, che è poi morto durante il trasporto in ospedale. 

Nell’appartamento – che era stato preso in affitto – sono stati trovati un fucile d’assalto Kalashnikov, varie munizioni e una bomba a mano F-1, inoltre, riferiscono i media, il terrorista avrebbe avuto a disposizione 5 kg di esplosivo.

Secondole autorità bielorusse l’uomo stava conducendo ricognizioni con l’obiettivo di commettere atti di sabotaggio contro il comitato esecutivo regionale di Grodno – un  organo di governo -, l’ufficio regionale del Comitato per la sicurezza dello Stato – l’ufficio locale del KGB -, presso le abitazioni della polizia e degli agenti di sicurezza e anche come presso la stazione ferroviaria e gli impianti industriali.

L’uomo ucciso era entrato in Bielorussia con un passaporto russo falso a nome di Aleksey Lomakin classe 1981. Secondo i media, dietro le azioni dell’uomo ci sarebbero gli oppositori estremisti del governo Lukashenko, noti peraltro perché combattono con Kiev in Ucraina contro le forze russe. Pare che già a febbraio il KGB aveva ricevuto una soffiata secondo cui gli oppositori bielorussi stavano per inviare uno dei loro sostenitori dalla Polonia in Bielorussia.