⦿ Ultim'ora

Bimbo di 8 anni muore a scuola colpito da malore improvviso durante la lezione di educazione fisica

Un bambino di appena 8 anni che frequentava la terza elementare è morto colto da un malore improvviso mentre era a scuola. Sotto choc gli insegnanti e compagni di classe

È accaduto nel primo pomeriggio di ieri, 27 marzo, nella palestra del circolo didattico Antonio de Curtis, a Sant’Antonio Abate, piccolo comune della provincia di Napoli, nella piana dei Monti Lattari. Giovanni, un bambino di appena 8 anni, che frequentava la terza elementare, è morto a causa di un malore improvviso. Secondo quanto ricostruito, il piccolo si trovava in palestra per l’ora di educazione fisica, quando improvvisamente ha accusato un malore e si è accasciato a terra privo di sensi.

Immediatamente è stato soccorso dai docenti che hanno allertato il 118 e sul posto è arrivata un ambulanza, con i sanitari che hanno più volte sottoposto il bambino a manovre rianimatorie praticando anche il massaggio cardiaco e aiutandosi con il defibrillatore, infine lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove poco dopo l’arrivo è deceduto. Da una prima ipotesi per arresto cardiaco.

I Carabinieri della compagnia di Castellammare coordinate dalla procura di Torre Annunziata guidata dal magistrato Nunzio Fragliasso, hanno avviato le Indagini sulla dinamica del tragico evento. Il pm di turno dovrebbe disporre nelle prossime ore l’esame autoptico per chiarire le cause del decesso.

Il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, è intervenuta sulla tragica vicenda: “Ci siamo uniti nella preghiera, ma purtroppo non è bastato. È con immenso dolore e sgomento che oggi mi rivolgo a voi per esprimere il mio più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del piccolo Giovanni, un bambino di soli 8 anni, che ha perso la vita per un arresto cardiaco mentre partecipava innocentemente ad una lezione di scuola. Soccorso dopo il malore – spiega – è stato portato in ospedale, dove abbiamo atteso in apprensione con i genitori notizie di speranze dai medici. Notizia che poi non è arrivata, lasciando la sua famiglia, i suoi compagni, le insegnanti e noi tutti ad affrontare la più dura delle sofferenze”.