La Russia ha trovato il modo di aggirare anche le ultime sanzioni occidentali utilizzando la valuta cinese, lo yuan, per le transazioni commerciali internazionali
Lo scrive Bloomberg. La Cina, dopo le molteplici sanzioni occidentali, è diventato il principale partner commerciale della Federazione Russa, ma “la svolta del Cremlino verso la valuta cinese è stata ostacolata dalla minaccia di sanzioni secondarie, che a settembre hanno aumentato il tasso sui prestiti in yuan di oltre il 200%”.
Questa cifra è ora scesa sotto lo zero, indicando un ritorno al surplus per Mosca mentre la Russia si adatta alle sanzioni utilizzando canali alternativi per effettuare i pagamenti. In altre parole, il mercato dello yuan russo si è ripreso, il che indica chiaramente che i russi hanno trovato soluzioni alternative molto affidabili.
In pratica, nei casi in cui le controparti straniere evitano le transazioni dirette con la Russia, le imprese locali si affidano sempre più a intermediari che effettuano pagamenti transfrontalieri attraverso entità in paesi terzi. Ciò aumenta i costi di transazione per le aziende, ma mantiene i volumi del commercio estero.
Il presidente cinese Xi Jinping ha accolto con favore il rafforzamento dei legami con la Russia durante una recente videochiamata con Vladimir Putin, sottolineando che il commercio russo con la Cina è aumentato del 7% nei primi 11 mesi dello scorso anno nonostante “circostanze esterne negative”.
Secondo le stime di Bloomberg, una parte significativa delle esportazioni russe verso la Cina e i paesi terzi viene pagata in yuan. Vale la pena notare che in tutti gli anni passati l’Occidente ha mostrato disappunto per il fatto che Mosca abbia iniziato a commerciare con altri stati in altre valute.
Questa mossa della Russia, dimostra che le sanzioni hanno poca efficacia ed anche che è impossibile monitorare la portata e la direzione del commercio mondiale. Inoltre, il commercio delle valute nazionali sta diventando sempre più popolare tra gli stati che non sono colpiti dalle sanzioni occidentali.