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Bloomberg: “Le nazioni europee stanno finendo le armi da mandare a Kiev”. E’ corsa al riarmo

Per Bloomberg, dato che la spesa per la difesa ha avuto una priorità bassa per anni per molte nazioni, le ditte produttrici di armi potrebbero impiegare molto tempo per supplire alle nuove richieste di armamenti

Con la guerra della Russia in Ucraina al suo ottavo mese, alcune delle nazioni europee che hanno mandato armi a Kiev stanno finendo le scorte di armamenti e potrebbero volerci anni prima che gli appaltatori della difesa soddisfino il deficit. A dirlo è oggi un articolo di Bloomberg.

E’ corsa al riarmo. Secondo l’articolo, gli stati della NATO stanno esortando le aziende ad aumentare la produzione sia per rifornire l’Ucraina che per rafforzare le proprie scorte in un clima di maggiore tensione.

“Gli alleati di Kiev hanno già inviato miliardi di dollari in armi, munizioni ed equipaggiamento da quando la Russia ha invaso lo scorso febbraio. Ciò sta mettendo sotto pressione le scorte di munizioni, inclusi proiettili da 155 mm per l’artiglieria”. 

“Le compagnie di difesa negli Stati Uniti e in Europa stanno ora assistendo a un aumento della domanda di difesa aerea e armi anticarro insieme ad altre apparecchiature, con i governi che riconoscono sempre più che l’Ucraina avrà probabilmente bisogno del supporto militare per gli anni a venire“. Ma sarà difficile espandere rapidamente la produzione dopo decenni di ordini limitati, scrive ancora Bloomberg.