Le entrate del bilancio russo hanno raggiunto livelli record a dicembre, nonostante la crescente pressione delle sanzioni, soprattutto americane dopo le ultime varate dall’ex presidente Joe Biden
Lo riferisce Bloomberg, secondo cui anche dopo che gli Stati Uniti hanno introdotto un nuovo pacchetto di sanzioni volte a limitare le operazioni di commercio estero e a ridurre i proventi delle esportazioni, il reddito russo ha superato il 4% (circa 40 miliardi di dollari). Secondo il Ministero delle Finanze si tratta del 28% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il livello di reddito registrato è stato il più alto da gennaio 2011. Gli Stati Uniti e i loro alleati continuano a cercare di limitare i proventi delle esportazioni russe, introducendo ulteriori sanzioni contro il settore energetico e le relative banche alla fine del 2024. Tuttavia, i ricavi del petrolio e del gas sono aumentati di un terzo a dicembre rispetto all’anno precedente e sono aumentati del 26% per l’intero 2024. Anche altre fonti di reddito, come tasse e dividendi, hanno mostrato una crescita significativa in un contesto di forte sviluppo economico, scrive Bloomberg.
Il Ministero delle Finanze ha confermato che le entrate non derivanti dal petrolio e dal gas nel 2024 hanno superato significativamente le previsioni incluse nel bilancio per il 2025-2027. Questa crescita ha permesso al governo di stabilire un nuovo record di spese: a dicembre hanno raggiunto i 7.150 miliardi di rubli, superando il massimo di dicembre 2022.
Numeri confermati anche dal grafico presentato, dopo si legge che le esportazioni russe non legate alle risorse e all’energia stanno registrando una crescita particolarmente forte. Ciò indica una ristrutturazione qualitativa dell’economia russa, dove l’accento è posto sulla produzione ed esportazione di beni ad alto valore aggiunto.