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Bloomberg: Stati Uniti pronti pronta a riconoscere Crimea come russa e Trump lancia ultimatum: “Pace subito o gli Usa si sfilano”

A Washington sono pronti a riconoscere la Crimea, con una popolazione russofona, come territorio russo. La regione è stata ufficialmente annessa alla Russia nel 2014 con un referendum nel quale la popolazione dichiaratamente russofona votò per il 96,77% a favore dell’adesione

Lo riporta l’agenzia di stampa Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione. Trump voleva raggiungere una tregua in Ucraina entro la Pasqua, obiettivo ormai impossibile e gli Stati Uniti stufi soprattutto di Zelensky, hanno dichiarato che se la trattativa non si sbloccherà sono pronti a sfilarsi dal negoziato: “Se una delle due parti si comporta da stupida, siamo pronti ad andarcene dal tavolo dei negoziati”, ha minacciato Donald Trump dando man forte al suo segretario di Stato Marco Rubio, che poche ore prima da Parigi aveva sottolineato la necessità per Washington di “valutare nei prossimi giorni se la pace è fattibile o meno”. E “se non è possibile, dobbiamo andare avanti” e “voltare pagina”. Perché “non è la nostra guerra” e “gli Stati Uniti hanno altre priorità”.

“Se la tregua non è possibile, se siamo così distanti, allora penso che il presidente sarà probabilmente arrivato al punto in cui dirà che abbiamo finito”, ha rincarato il capo della diplomazia americana ad alcuni giornalisti ai piedi del suo aereo all’aeroporto Le Bourget di Parigi.

Che l’irritazione di Trump sia nei confronti dl presidente ucraino lo si evince dalla sue parole, il presidente americano, ha detto di essere convinto che la Russia non lo sta “prendendo in giro”. Ed infatti il piano statunitense per arrivare alla pace sembra essere “tagliato” per accontentare il Cremlino. Stando a qunato scrive Bloomberg, che cita fonti europee, gli americani hanno presentato la loro visione per la fine della guerra in Ucraina durante gli incontri a Parigi giovedì: la proposta congelerebbe di fatto la guerra, con i territori ucraini, a partire dalla Crimea e le quattro regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk, conquistati dalla Russia che rimarrebbero sotto il controllo di Mosca. inoltre la richiesta di Kiev di aderire alla Nato sarebbero escluse dal tavolo, oltre all’eliminazione, almeno di gran parte, delle sanzioni contro Mosca.

Una delle fonti ha affermato che i piani, devono essere ulteriormente discussi con Kiev e non porterebbero a un accordo definitivo, anche perché gli alleati europei non si sono mostrati “entusiasti” del piano e non riconoscerebbero i territori occupati come russi e sarebbero totalmente contrari se il Cremlino non accettasse di porre fine ai combattimenti.

Con questo piano Washington vorrebbe raggiungere un cessate il fuoco completo entro poche settimane. Le generose condizioni potrebbero ammorbidire la posizione di Putin, che non mostra un’apertura nei confronti di una cessazione delle ostilità, anzi, secondo il portavoce Peskov, ha minacciato di riprendere ufficialmente i raid sulle infrastrutture energetiche con la tregua ormai “scaduta”, perché Kiev non ha rispettato gli accordi.PubblicitàPubblicità