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Bloomberg: Usa non firmano condanna G7 attacco russo a Sumy” e Zelensky licenzia il governatore che ha organizzato il raduno dei militari

Gli Stati Uniti si sono rifiutati di sostenere un comunicato di condanna del G7 dell’attacco russo a Sumy, giustificando la decisione necessaria per continuare le trattative con Mosca

Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l’amministrazione Trump ha detto agli alleati che non avrebbe firmato il comunicato di denuncia dell’attacco perché “stava lavorando per preservare lo spazio per negoziare la pace”. Il Canada, che ha la presidenza del G7, ha quindi preso atto che senza il sostegno americano sarebbe stato impossibile procedere con il comunicato e lo comunicato agli alleati.

Il presidente ucraino Zelensky sull’attacco aa Sumy continua ad accusare la Russia di atto terroristico e genocida contro civili ucraini, ma rimuove il governatore della provincia ucraina di Sumy, Volodymyr Artiuj, per avere organizzato una premiazione a membri delle forze armate presso la sede dell’università della città, di fatto avvalorando la tesi di Mosca che ha dichiarato di avere lanciato due missili balistici ad alta precisione contro i soldati della 117ª Brigata, affermando di averne uccisi almeno 60.

La destituzione Volodymyr Artiuj, è stata comunicato dal rappresentante del governo in Parlamento, Taras Melnichuk, spiegando tramite il proprio canale Telegram le ultime decisioni approvate in un consiglio dei ministri di ieri, durante il quale è stata decisa anche la rimozione del governatore della provincia di Lugansk, Artem Lisohor.

La destituzione di Artiuj è arrivata poche ore dopo che, intervistato dalla radio pubblica ucraina, aveva ammesso la presenza di un evento militare domenica nella capitale della provincia. “Non sono stato io a convocarlo, sono stato invitato”, aveva dichiarato il governatore, evitando di precisare chi avesse organizzato l’incontro. “Questo è un altro discorso”, aveva concluso. Successivamente il sindaco della vicina città di Konotop, Artem Semenjin, ha confermato che si è tenuta una cerimonia di consegna di onorificenze militari che, secondo altre fonti, sarebbe stata oggetto di una fuga di informazioni, facilitando così l’attacco russo.

Qualche ora dopo Mosca ha confermato il lancio di due missili, che hanno colpito proprio la riunione dell’esercito, dove oltre ai 60 alti ufficiali ucraini edegli alleati europei, sono morte 35 civili che assistevano alla manifestazione. Le autorità ucraine non hanno confermato la presenza di militari tra le vittime.

Anche la testata Ukrainska Pravda scrive che “Fonti interne” hanno confermato che la cerimonia di consegna di onorificenze alla 117ª Brigata era effettivamente prevista a Sumy la mattina del 13 aprile.

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