Dopo il bluff, come nella più classica delle scene in cui c’è un tradimento, la parola d’ordine è negare, negare sempre, negare tutto. Così adesso è appena giunta la nota di Mario Turturici che tenta di spiegare perchè con un assessore già nominato e a 5 minuti dalla presentazione, abbia deciso di ritirare la lista del quinto polo.
Per noi la Politica non è un mestiere, e quindi ringraziamo i tanti amici che hanno creduto in questo progetto, augurando un sincero in bocca al lupo a tutti i candidati, con l’auspicio che la città possa scegliere la migliore proposta politica”.
Insomma, una posizione diametralmente diversa da quella di Turturici che però costringe chiunque abbia un po’ di senso logico a porsi qualche domanda: come fa a “venire a mancare l’entusiasmo” a 5 minuti dalla presentazione delle liste e con Virginia Sammarco nominata in prima battuta assessore per Bono? Che volessero ancora di più? Certamente in politica tutto può accadere, ma bisogna essere realisti e navigati e certamente Turturici, Ferrara e Messina lo sono navigati, e anche da tanto. Che, come suggerito da più parti, mancassero i nomi per chiudere la lista? Allora sarebbe stato solo un bluff, di quelli veramente azzardati, senza manco una coppia vestita in mano. Però c’è un’altra sinistra eventualità che stamattina serpeggiava e serpeggia in quell’ufficio elettorale del Palazzo di Città: E se fosse stata solo un trappola politica per danneggiare Bono?
Quel che è certo, è che Turturici come Ferrara ne hanno perso in credibilità. l’on. Giuseppe Ruvolo avrebbe sicuramente fatto meglio a non comparire per il quinto polo nei giorni scorsi, e Ignazio Messina, da segretario nazionale di Italia dei Valori – o di quel poco che ne è rimasto senza Antonio Di Pietro – ha fatto una figura polticamente addirittura più magra di quando il suo candidato a sindaco a Sciacca raccolse qualche centinaio di voti.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.