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Bomba sull’auto dello scrittore russo Prilepin: è grave, l’attentatore confessa: “ho agito su ordine degli ucraini”

Attentato al noto scrittore russo pro-Cremlino, Zakhar Prilepin: piazzata bomba sotto la sua auto. Morto l’autista, lo scrittore è rimasto ferito alle gambe

Nove mesi dopo l’attentato con una bomba nell’auto, costata la vita alla figlia Darya figlia del filosofo nazionalista russo Aleksandr Dugin, gli ucraini compiono un altro atto simile: Un ordigno piazzato sotto l’Audi Q7 su cui viaggiava il celebre scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin è esploso uccidendo il suo autista e ferendolo gravemente alle gambe. L’attentato è stato pianificato questa mattina a Nizhny Novgorod, 400 chilometri a Est di Mosca.

Nell’attentato,  Zakhar Prilepin è rimasto gravemente ferito:Lo scrittore era in viaggio con la famiglia nel villaggio di Pionerskoye a Nizhny Novgorod, l’auto su cui si trovava è esplosa. L’autista è stato ucciso e lo scrittore è stato ferito e ricoverato in ospedale”.

Lo scrittore russo pro-Cremlino, Zakhar Prilepin

I medici hanno operato Zakhar Prilepin,  lo riferiscono fonti non precisate al quotidiano russo Izvestia, secondo cui lo scrittore sarebbe in coma farmacologico, ma in condizioni stabili. “L’operazione ha avuto successo, dopo l’intervento Zakhar è tornato in sé, ora è in coma farmacologico per riprendersi più velocemente”, ha detto il governatore della regione di Nizhny Novgorod Gleb Nikitin sul suo canale Telegram, come riporta Ria Novosti.

Secondo le prime informazioni, sotto l’auto è stato installato un ordigno esplosivo improvvisato, a base presumibilmente di trinitrotoluene. Prilepin, è stato combattente in Cecenia e Daghestan negli anni Novanta con le unità antiterrorismo ed ha un passato di impegno politico che contemplò per un periodo anche l’opposizione al leader russo Vladimir Putin, quando militava nel Partito Nazional Bolscevico (poi sciolto per legge) assieme al più noto scrittore Eduard Limonov, scomparso due anni fa.

Come riportato dalle agenzie russe, il comitato investigativo di Mosca ha fatto sapere che in relazione all’attentato contro Zakhar Prilepin, è stato arrestato Aleksandr Permyakov, che avrebbe confessato di aver “agito su ordine dei servizi segreti ucraini”.

Il presunto attentatore Aleksandr Permyakov,

“Sulla strada lungo il percorso dell’auto di Prilepin”, si legge nella ricostruzione del Comitato investigativo russo dopo l’interrogatorio, “Permyakov ha piazzato un ordigno esplosivo che ha azionato a distanza. Successivamente è fuggito dalla scena, ma è stato arrestato dalle forze dell’ordine quando è uscito dal bosco in un’altra zona abitata”.

Il Comitato investigativo ha definito un “atto terroristico” l’attentato contro lo scrittore, che aveva combattuto tra il 2016 e il 2018 in Donbass e che aveva partecipato anche alle ostilità in Ucraina dopo essersi arruolato nella Guardia Nazionale.

Mosca accusa Usa e Ucraina di essere responsabili dell’attentato a Prilepin: “La responsabilità dell’attentato terroristico contro Zakhar Prilepin non è solo delle autorità ucraine, ma ricade anche sui loro protettore occidentali, principalmente gli Stati Uniti”. Lo ha denunciato in una nota il ministero degli Esteri russo. “È ovvio che si tratta di un altro atto terroristico organizzato e realizzato dal regime di Kiev, dietro il quale ci sono i suoi curatori occidentali”, si legge nella nota diffusa dalle agenzie russe. L’attacco, prosegue Mosca, “è l’ennesima manifestazione di quell’approccio sistematico all’eliminazione degli oppositori ideologici, che grazie agli sforzi di Washingotn, si è attivamente radicato in Ucraina fin dal 2014, diventando il principale riflesso del regime di Kiev”.