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Borrell definisce “regime fascista” la Russia, Mosca: “Annullato come diplomatico”


L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha definito le autorità di Mosca “regime fascista” in un discorso a distanza alla Conferenza Interparlamentare di Praga, a riportarlo Europa Press.

“Non abbiamo un piano concreto per sconfiggere il regime fascista russo, ma il mio compito è più modesto ed è quello di aiutare l’Ucraina in modo unito e continuare le discussioni con gli attori internazionali per applicare le sanzioni adottate”, ha detto Borrell.

Una frase che fa riflettere sulle condizioni della diplomazia dell’Unione Europea, che da un lato insulta senza mezzi termini la Russia con cui è comunque costretta a negoziare su gas e tanto altro, e dall’altro ammette candidamente di non avere un piano per poter fermare le forze di Mosca in Ucraina.

La vicenda è stata subito commentata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “Con tali dichiarazioni, il signor Borrell si annulla completamente come diplomatico. Naturalmente, nessuna delle sue dichiarazioni sulla Russia o sulle relazioni con la Russia sarà rilevante d’ora in poi”, ha affermato il portavoce.

Successivamente, il portavoce di Borrell, Peter Stano, avrebbe tentato di “metterci una pezza” dichiarando alla russa TASS che Borrell ha solo fatto riferimento a una “dichiarazione rilasciata in precedenza da un eurodeputato e non ha chiamato la Russia in questo modo lui stesso”, ha scritto l’agenzia russa.