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Burkina Faso. Manifestanti pro-golpe assaltano l’ambasciata francese e le danno fuoco

Motivo delle proteste è la richiesta di cacciata delle truppe militari francesi e la rottura delle relazioni diplomatiche con Parigi, accusata di ingerenze nella politica interna e di appoggiare il precedente leader golpista Paul-Henri Damiba

Assaltata e data alle fiamme da manifestanti locali l’ambasciata francese a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.

L’ssalto alla sede diplomatica francese ad opera di manifestanti pro-golpisti è arrivato poco dopo il golpe di due giorni fa ad opera di Ibrahim Traoré, il comandante delle forze speciali anti-jihadiste “Cobra” nella regione settentrionale di Kaya, che si è autoproclamato nuovo leader del Paese dopo aver deposto il golpista precedente, il tenente colonnello Paul-Henri Damiba.

Per sedare i manifestanti accalcati all’ingresso ed in strada sono state lanciate anche bombe lacrimogene dall’interno dell’ambasciata francese. Ma questo è solo l’ultimo degli episodi nel quadro delle crescenti proteste antifrancesi in Burkina Faso.

La Francia viene infatti vista da buona parte della popolazione come una potenza coloniale con una presenza stabile a livello militare ed una continua ingerenza nella sua politica interna.

I manifestanti hanno infatti chiesto l’espulsione dell’ambasciatore francese e la rottura delle relazioni diplomatiche con Parigi. I media hanno inoltre riferito di bandiere russe sventolate dai manifestanti che urlavano slogan anti-occidentali radunati nella piazza della Nazione, la principale di Ouagadougou, e davanti al memoriale dedicato all’eroe nazionale rivoluzionario Thomas Sankara, ucciso nel 1987 dal futuro dittatore Blaise Compaoré con l’appoggio di Francia e Stati Uniti.

Nel Paese africano si è inoltre diffusa la voce che proprio la Francia fosse dietro allo scorso golpe, con un nuovo intervento televisivo sull’emittente nazionale “Rtb” da parte di Ibrahim Traoré che ha dichiarato che il presidente deposto Paul-Henri Damiba si sarebbe rifugiato nella base militare francese di Kamboinsin, con l’obiettivo di pianificare una controffensiva al golpe.

Le autorità francesi hanno tuttavia negato formalmente ogni coinvolgimento negli eventi in corso in Burkina Faso. “La base dove si trovano le forze francesi non ha mai ospitato Paul-Henri Sandaogo Damiba” e lo stesso vale per “la nostra ambasciata”, si legge in un dichiarazione del Ministero degli Esteri. Intanto aumentano le proteste di piazza contro la presenza delle truppe francesi nel Paese, in Francia la notizia dell’assalto all’ambasciata ha destato molto clamore.