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Cade si rompe un piede, non riesce a rialzarsi e nessuno se ne accorge: 83enne muore di fame e sete a 100 metri da casa sua

È morto senza potersi rialzare da terra di fame e di sete, a ritrovarlo dopo quindici giorni, al rientro dalle ferie è stato il proprietario dell’appartamento in cui l’83enne viveva

Una agonia lenta e piena di sofferenza quella a cui è andato incontro Giuseppe, un anziano di 83 anni, morto a meno di 100 passi da casa sua su una strada sterrata, in via Tigli, nelle campagna di Tivoli. La morte risalirebbe ad almeno 15 giorni fa.

Secondo quanto ricostruito, l’anziano stava ritornando a casa dopo essere stato in banca per prelevare la pensione e siccome zoppicava un po, si appoggiava al bastone che utilizzava normalmente. Poi forse è inciampato su una pietra ed è caduto a terra rompendosi un piede. L’ottantatreenne si è quindi tolto uno scarponcino e probabilmente ha cercato molte volte di rialzarsi facendo leva sul suo bastone, forse ha anche cercato  di strisciare per cercare di arrivare a casa sua, ma la stradina è in salita e non c’è riuscito.

Giuseppe viveva da solo, non aveva figli, la moglie è morta dieci anni fa  e  in quella strada che porta a casa sua non abita nessun vicino. L’unica persona con cui intratteneva un’amicizia era il suo padrone di casa, che però era partito per un viaggio di 15 giorni. Ed è stato proprio quest’ultimo che la mattina del 27 luglio, appena tornato dalla vacanza, a trovare i resti dell’anziano.

Il proprietario stava andando a salutare il suo inquilino ed ha visto lo scarponcino, il bastone e il cadavere in condizioni non descrivibili. Ha iniziato a piangere, ha chiamato i carabinieri che hanno trovato i soldi della pensione ancora arrotolati dentro la tasca dei pantaloni, circostanza che esclude un’aggressione.

Giuseppe è morto di sete e fame sotto il sole, cercando di chiamare aiuto, ma nessuno lo ha sentito. L’anziano purtroppo non aveva un telefonino con se con il quale avrebbe potuto chiamare i soccorsi.