Sabato 15 alle ore 16:30 presso la Biblioteca Comunale di Caltabellotta sarà presentato il libro “Civiltà del sole in Sicilia”, edito da Kalòs
Il libro che è “ uno studio nel campo dell’Archeoastronomia Siciliana, un cammino di ricerca che riserva molte sorprese, riportando alla luce la cultura e la civiltà del passato”, sarà anche un momento prettamente culturale, storico, astronomico e geografico.
Ad aprire l’evento sarà il Sindaco Calogero Cattano, con il Presidente del Consiglio Comunale – Rino Granillo, che porteranno i saluti della cittadina. Poi la parola passerà ai relatori: lo studioso locale – Vincenzo Mulè; il Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento- Michele Benfari; l’Archeologa Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento – Nuccia Gulli; il Direttore del Museo Regionale D’Aumale di Terrasini – Ferdinando Maurici; il Vice Direttore Nazionale dal Gruppi Archeologici d’Italia – Alberto Scuderi e il Moderatore – Paolo Vetrano.
Il Presidente della Società Italiana di Astronomia Elio Antonello nella sua presentazione contenente nel Sinossi; mette in evidenza: “ l’importanza d’osservazione del cielo quale sistema calendariale per l’agricoltura, un sistema che aveva bisogno di un punto di riferimento fisso, ben preciso e definito da uno dei solstizi, da cui iniziare il conto dei giorni dell’anno […] “. Possiamo desumere che ogni comunità preistorica in Sicilia avesse un proprio “calendario”.
All’interno del testo si evince il forte legame fra il cielo e la terra; riportando alla luce la cultura degli abitanti preistorici della Sicilia e la civiltà del passato.
Secondo il filosofo Kant : “due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me”.
Il grande e indiscusso Kant aveva proprio ragione; sapeva bene che il cielo stellato stava sopra di lui e che da esso dipendeva la sua esistenza. Dobbiamo meravigliarci guardando e contemplando il sorgere di una nuova alba e il tramonto di un giorno appena trascorso; cosa che ormai purtroppo per la vita frenetica che siamo portati a condurre, ci dimentichiamo di fare e quindi non ci meravigliamo più di queste apparentemente “piccole”, ma che in realtà si rilevano “grandi cose” che racchiudono l’esistenza umana, appartenente alla “Civiltà del sole”.
Valeria Tornambe’ nata a Sciacca il 27/07/1990 (AG); studentessa universitaria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo; lavorato presso la Sicom di Sciacca e collaboratrice della testata giornalistica Fatti & Avvenimenti. Da sempre con una passione innata e sfrenata per la scrittura.
Scrivere fa bene all’anima, rilassa la mente, aiuta la memoria, mette in ordine i pensieri e fa bene all’umore. Infatti basta prendere in mano una penna e un foglio per far volare in alto la nostra anima, immergendoci dunque in un mondo idilliaco, “tutto nostro ” e interagendo con il nostro “io interiore” , vero e profondo. Scrivere è leggere in se stessi, libera l’anima ed è assolutamente gratis!
Del resto: che mondo sarebbe senza la scrittura? Un mondo assolutamente privo di sentimenti, di cultura e di amore. La scrittura ci rende essere speciali, unici e ci apre la porta verso la felicità.
Coniato il mio motto: “la scrittura è vita.”